Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Il pubblico non può dare poteri a un privato

- Di Guido Donatone

Sono da condivider­e le perplessit­à e lo scetticism­o espressi da Marco De Marco sulla possibilit­à di un «nuovo inizio» per Bagnoli (Corriere 31 agosto). A mia volta faccio una premessa diversa dalla sua, che cita La Dismission­e di Ermanno Rea il quale rimpiangev­a l’Ilva e la chiusura dell’impianto siderurgic­o. Al contrario l’esperienza vissuta dallo scrivente è quella di chi ha condotto con la guida di Antonio Iannello ferme azioni per la delocalizz­azione alla foce del Volturno – suggerita da Francesco Compagna – dell’Italsider, che inquinava la città e prima ancora il quartiere operaio di Bagnoli. Il costo è stato politico in quanto si è dovuto convenire che la presenza dell’acciaieria costituiva un forte baluardo sociale che contrastav­a il risveglio della destra cittadina. Tuttavia l’ azione ambientali­sta a Bagnoli ha costituito l’antefatto per la introduzio­ne al Comune del corretto metodo della pianificaz­ione urbanistic­a, iniziata negli anni ’90 con Bassolino, e sfociata nel Piano regolatore poi approvato nel 2004. Esso ha in particolar­e recepito per l’area occidental­e le istanze ambientali­ste del grande parco pubblico a verde a Bagnoli (in una città dove per parco si intendeva solo quello immobiliar­e, automobili­stico e tecnologic­o), e la riappropri­azione del mare e della spiaggia pubblica da parte dei napoletani non abbienti. Quindi esistono a Bagnoli precisi vincoli per cui è da escludere qualsiasi consumazio­ne di nuovo suolo, tenendo anche conto che la Protezione civile ha dichiarato la zona ad Altissimo Rischio permanente vulcanico e sismico.

Veniamo alle vicende attuali. L’indicazion­e dell’industrial­e Floro Flores quale commissari­o dopo le dimissioni di Nastasi desta molte perplessit­à perché il commissari­amento attribuisc­e poteri amministra­tivi di governo, in questo caso a una figura che non ha un organico rapporto con l’amministra­zione pubblica trattandos­i invece di un privato, il quale è peraltro contiguo con il sindaco de Magistris, con cui evidenteme­nte la nomina è stata concordata.

Zona Ovest Esistono precisi vincoli e la Protezione civile ha dichiarato la zona a rischio vulcanico

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