Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Cresce il peso del Napoli in Europa Il Comune: pagate lo stadio

Ventesimo nei cinque principali campionati europei per investimen­ti compiuti sul mercato nel 2018

- di Donato Martucci e Ciro Troise

«L’anno scorso ho

NAPOLI perso 15 milioni, quest’anno forse ne perderò 25», ha dichiarato De Laurentiis a Radio Kiss Kiss Napoli, specifican­do che le perdite di bilancio rappresent­ano una novità per il Napoli che sta assumendo un peso importante sotto il profilo economico, lo spiega il report del Cies Football Osservator­y.

Il Napoli è al ventesimo posto per le spese compiute nel 2018 sul mercato all’interno dei cinque principali campionati europei, quest’estate il club di De Laurentiis ha tirato fuori 100 milioni di euro. Investimen­ti significat­ivi che sono stati equilibrat­i solo dalla cessione di Jorginho per circa 60 milioni di euro al Chelsea. In Italia hanno speso di più solo la Juventus con il super colpo Cristiano Ronaldo e la Roma che, però, ha incassato circa 130 milioni di euro dalle cessioni di Alisson, Nainggolan e Strootman. I dati più interessan­ti sono quelli sul lungo periodo, che raccontano l’esborso economico compiuto nell’arco di otto anni, dal 2010 al 2018 sul mercato nell’ambito dei cinque principali campionati europei. Il saldo tra entrate e uscite esprime un «deficit» di 209 milioni di euro, consideran­do i 579 milioni sborsati (diciassett­esimo posto) al netto dei 370 incassati (diciottesi­mo). La Roma, che ha dovuto affrontare il tunnel delle ristrettez­ze del fair play finanziari­o, nello stesso periodo storico esprime un saldo negativo di 129 milioni di euro. L’Inter del post-triplete, invece, portando a casa risultati nettamente inferiori al Napoli, ha speso di più con un saldo negativo di 360 milioni di euro, comunque 105 in meno dell’esborso della Juventus che, però, ha costruito il ciclo dei trionfi raggiunti in Italia e sfiorati in Europa. Il Napoli è una società solida che nel corso degli anni ha accumu- lato delle riserve importanti, può gestire il costo dei cartellini con serenità, il peso evidente della crescita del club azzurro è nel monte ingaggi.

La crescita dal 2010 al 2018 è impression­ante, il Napoli che raggiunse la sua prima storica qualificaz­ione in Champions League spendeva per gli stipendi circa 28,3 milioni di euro, l’aumento è di circa 70 milioni consideran­do i 94 dell’annata 2018-19, una cifra destinata a salire oltre i 100 milioni di euro con-

De Laurentiis L’anno scorso ho perso 15 milioni, quest’anno forse ne perderò 25

siderando l’ingaggio di Ancelotti e lo staff, il rinnovo in arrivo di Zielinski e la discussion­e che si avvierà a breve per il prolungame­nto del contratto di Hysaj.

Consideran­do un fatturato di circa 150 milioni di euro, il peso del Napoli è significat­ivo, la qualificaz­ione in Champions League diventa una condizione necessaria per mantenere la competitiv­ità ad alti livelli. Non basta, però, per la crescita: se non si vuole ridimensio­nare il club c’è bisogno d’aumentare il fatturato. Le soluzioni possono essere lo stadio di proprietà, le strutture, il raggiungim­ento di risultati più importanti in Europa con continuità e i progressi nel marketing internazio­nale, una strada che il Napoli ha già cominciato a battere dallo sguardo alla Cina ad una gestione più efficace dei diritti d’immagine. L’arrivo di Ancelotti è funzionale in tal senso, l’ha detto De Laurentiis: «Abbiamo creato una svolta, l’allenatore dovrà farci crescere nel tempo».

La crescita

Nel 2010 il tetto ingaggi era di 28,3 milioni, oggi supera i 100 milioni

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