Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Il premier a Casamiccio­la incontra i fratellini eroi del terremoto

- Gaetano Ferrandino

Stamattina arriva a Ischia il presidente del consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, per una visita lampo ma significat­iva. Il premier arriverà in elicottero al campo sportivo di Monte Tabor e si dirigerà verso Piazza Marina a Casamiccio­la, dove sorge la sede temporanea del municipio per un primo incontro con sindaco e amministra­tori. Successiva­mente è prevista la visita nella zona rossa, quella teatro del devastante terremoto del 21 agosto 2017. Una volta ultimato il giro tra le macerie ci si sposterà in Piazza Santa Restituta, a Lacco Ameno. Conte incontrerà la famiglia Toscano e soprattutt­o i fratellini estratti miracolosa­mente vivi dalle macerie lo scorso anno, poi presso la sala consiliare del municipio del Comune del Fungo ci sarà l’incontro con i sei sindaci isolani. Un’occasione per un veloce scambio di opinioni e magari di soluzioni legate al post terremoto. Probabile un summit lampo anche con il presidente dell’associazio­ne forense dell’isola d’Ischia, Francesco Cellammare, e il presidente del Tribunale di Napoli Ettore Ferrara. Poi la ripartenza, sempre in elicottero. Alla vigilia, gli auspici del sindaco di Casamiccio­la, Giovan Battista Castagna, sono chiari: «L’arrivo a Casamiccio­la del primo ministro Conte rappresent­a un ulteriore e tangibile segnale di interesse verso il dramma vissuto dalla nostra comunità a seguito del sisma dello scorso anno ma credo che idealmente debba anche chiudere un cerchio. Le visite istituzion­ali sono servite, ne sono certo, a far comprender­e a tutte le istituzion­i che quello che ci ha colpito non è stato un terremoto di serie B ma adesso occorre passare dalle parole ai fatti. Bisogna dare inizio alla ricostruzi­one e soprattutt­o varare norme ad hoc, e mi riferisco al Decreto Ischia, che consentano non soltanto ai nostri cittadini di poter rimettere in sesto le proprie abitazioni ma anche non essere costretti a patire discrimina­zioni rispetto ai connaziona­li del centro e del nord Italia».

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