Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Venezia, è il giorno di «Capri-Revolution»
Il film di Mario Martone in gara alla Mostra del Cinema
Alla Mostra del Cinema di Venezia è il giorno di Capri Revolution di Mario Martone. La pellicola in corsa per il Leone d’oro (prodotta da Indigo, Rai Cinema e Pathé) è girata in italiano, napoletano, inglese, francese, tedesco e russo perché racconta una storia internazionale datata 1914. Scenario l’allora rurale isola azzurra.
«Il film — scrive il regista nelle note — prende spunto dalla comune che il pittore Karl Diefenbach creò a Capri all’inizio del Novecento. Tutto viene rielaborato con la più totale libertà: l’azione si sposta più avanti, alla vigilia della prima guerra mondiale, e il protagonista lascia la vecchia pelle del pittore spiritualista Diefenbach per tramutarsi in un giovane artista performativo, la cui filosofia deriva dai concetti che verranno elaborati molti decenni più avanti da Joseph Beuys».
La figura di questo pittore tedesco risulta interessante, continua il regista «soprattutto la scelta di praticare l’arte dentro una radicale rivoluzione umana, in cui il rapporto con la natura diventa centrale. Le scelte compiute in anni lontanissimi dalla comune di Capri, come da quella di Monte Verità in Svizzera, parlano direttamente al nostro tempo, in cui la questione di che senso dare al progresso e al rapporto tra uomo e natura è centrale per la sopravvivenza stessa degli esseri umani».
Nel cast, divisa dall’«indivisibile» gemella Angela, ci sono Marianna Fontana nei panni di una giovane capraia e Reinout Scholten van Aschat, Antonio Folletto, Gianluca Di Gennaro, Eduardo Scarpetta, Jenna Thiam, Ludovico Girardello, Lola Klamroth, Maximilian Dirr, Donatella Finocchiaro. Martone, che firma anche la sceneggiatura con Ippolita di Majo, domani riceverà anche il Premio Siae per la «complessa sensibilità di regista e organizzatore culturale, uomo di teatro, di cinema e di musica che ha sempre saputo connotare con una cifra originale e personale la sua arte».