Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Dema sfida Adl: il Napoli giochi a Napoli
L’ex pm replica al patron azzurro. E il sindaco di Bari: il San Nicola non ha l’agibilità Uefa
NAPOLI Un’ipotesi simile non la vuole prenderla neppure in considerazione. Per Luigi de Magistris «è impensabile, e non accadrà mai, che il Napoli non giochi al San Paolo». E sebbene il primo cittadino premette che «di De Laurentiis non intendo più parlare», ritiene comunque che sia «anche grave che venga solo pensato, non solo detto: il Napoli gioca al San Paolo».
Al momento, non si sa, come crede Pierpaolo Marino, ex direttore generale del Napoli, se quella di De Laurentiis sia «solo una provocazione» è ci sia del vero. Certo, però, le parole rilasciate dal patron del Napoli sono state prese molto male praticamente da tutti. A Napoli come a Bari. E principalmente nei due Municipi.
Della cosa pare che ne abbiano anche discusso i due sindaci, Decaro e de Magistris: tra loro c’è stima e un buon rapporto. Peraltro, si tratta anche del presidente e del vicepresidente dell’Anci. Ed è nota la buona collaborazione tra i due primi cittadini del capoluogo campano e pugliese. Negli ultimi tempi, Decaro, con l’Anci, ha sostenuto molte battaglie sul fronte del debito pregresso del Comune di Napoli. Ciò nonostante il sindaco di Bari sia del Pd, che non è certo il partito di de Magistris. Per questo il presidente dell’Anci non intende entrare a gamba tesa nella querelle che ormai da mesi, diciamo anche da anni, vede l’uno contro l’altro il Napoli e il Comune di Napoli per il San Paolo. A palazzo San Giacomo le parole del patron azzurro vengono interpretate come una reazione al fatto che da domenica prossima il Napoli deve pagare 5mila euro per ogni volta che intende utilizzare il San Paolo oltre a versare il 10 per cento dell’incasso lordo delle gare. Questo perché la famosa convenzione-ponte per regolare i rapporti tra società sportiva e Comune per l’uso del San Paolo non è mai stata siglata. Il motivo? Difficile che ce ne sia una solo.
Di sicuro, però, c’è che l’8 maggio 2018, la delibera numero 183 sull’uso del San Paolo, è stata approvata dalla giunta; delibera — che prevedeva la transazione di tutte le partite dare-avere finora maturate tra Napoli e Comune di Napoli per il San Paolo — che il 31 agosto scorso è stata anche protocollata e acquisita da Dipartimento del Consiglio comunale di Napoli. Poi, perché sia saltato tutto e i rapporti tra le parti siano andati in fumo, è davvero complicato capirlo.
Il presidente della Commissione Sport, Carmine Sgambati, ricorda che «il Comune applica il programma 100, cioè se un soggetto ha una pendenza con il Comune di Napoli, non può siglare accordi», e racconta che «anche il direttore generale del club, Attilio Auricchio, nella seduta di commissione, ha ricordato come senza un accordo transattivo per gli anni 2015-2016, non sarebbe stato possibile siglare intese per gli anni a seguire».
Il presidente del Napoli si è detto comunque «pronto a costruire uno stadio in un paio di anni». Parole che ovviamente non sveleniscono il clima con il sindaco napoletano, che ha detto più volte a tutti i suoi collaboratori che per lui «quello con De Laurentiis è un capitolo chiuso», non escludendo, nelle dichiarazioni pubbliche, neppure soluzioni legali per quanto detto in varie occasioni dal presidente azzurro.
Inoltre, se c’era un piccolo margine di possibilità che le relazioni tra i due si potessero riaprire, dopo l’acquisto di intere pagine su alcuni quotidiani da parte di De Laurentiis per dire, tra l’altro, che «de Magistris è un sindaco inadeguato», per il primo cittadino napoletano quel margine si è chiuso definitivamente. Cosa che al produttore, evidentemente, non deve interessare più di tanto, forte del fatto — e questo è un dato innegabile — che il Napoli è una delle cose che meglio funziona in città. E l’ipotesi di far giocare il Napoli a Bari avanzata dal presidente azzurro ne sono un’ulteriore prova tangibile.
Ha detto La proposta di giocare la Champions a Bari? Io mi devo cautelare, e difendere i tifosi
Ho visto questo bellissimo stadio quale è il San Nicola, e penso che può essere l’alternativa
Gli autobus per Bari saranno a spese della società, non c’è da preoccuparsi