Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Filippo Patroni Griffi designato alla guida del Consiglio di Stato
Nato a Napoli, è stato ministro del governo Monti. Non lascerà il Mercadante
Il consiglio di presidenza della giustizia amministrativa, nella seduta presieduta dal vicepresidente Maurizio Leo ha designato all’unanimità il napoletano Filippo Patroni Griffi quale nuovo presidente del Consiglio di Stato.
A quanto pare, salvo cambiamenti al momento non ipotizzabili, Patroni Griffi manterrà la carica di presidente del Teatro Stabile di Napoli, nomina che non è incompatibile con il suo nuovo ruolo di presidente del Consiglio di Stato di cui, fino a ieri, era presidente aggiunto.
Molto intenso il suo curriculum: già ministro per la Pubblica amministrazione nel governo Monti e sottosegretario alla presidenza del Consiglio nel governo Letta, Patroni Griffi è nato a Napoli il 27 agosto 1955. Qui ha svolto gli studi classici al Liceo Umberto e, nel 1977, ha conseguito la laurea in giurisprudenza alla Federico II. Il neopresidente del Consiglio di Stato è diventa magistrato nel 1979, quindi magistrato del Tar nel 1984 e dal 1985 è Consigliere di Stato. Nel 2009 viene nominato presidente di Sezione. Presso il Consiglio di Stato ha svolto le funzioni in tutte le sezioni giurisdizionali e consultive ed è componente dell’Adunanza plenaria.
Patroni Griffi è stato componente della Commissione incaricata della redazione del codice del processo amministrativo. Inoltre, è stato più volte relatore in sede Ocse e in seminari tra Corti Supreme e Consigli di Stato dell’Unione Europea. Componente del Comitato scientifico di varie riviste giuridiche, è autore di saggi in tema di organizzazione pubblica, prevenzione della corruzione, giustizia amministrativa, fonti del diritto, qualità della regolazione. In passato ha ricoperto gli incarichi di coordinatore del Nucleo per la semplificazione delle norme e delle procedure, di capo del Dipartimento Affari giuridici e legislativi della presidenza del Consiglio e di
componente della Commissione indipendente per la valutazione e la trasparenza (Civit). È stato anche capo di gabinetto con diversi ministri. Adesso approda al Consiglio
di Stato, carica sicuramente tra le più prestigiose tra tutte quelle finora ricoperte.