Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Monopolio di carburante Assolto Cosentino
Dopo cinque condanne in due anni, l’ex sottosegretario e leader campano di Forza Italia Nicola Cosentino è stato assolto in appello dall’accusa di estorsione nell’ambito del processo per il presunto monopolio dei carburanti nel Casertano. La sentenza è stata emessa dalla VI sezione della Corte d’appello, presieduta da Fernando Giannelli; assolti anche gli altri imputati, tra cui i fratelli dell’ex parlamentare, Giovanni e Antonio. In primo grado Nicola Cosentino era stato condannato a sette anni e mezzo. Secondo l’accusa, l’ex sottosegretario aveva impedito all’imprenditore Luigi Gallo (che poi lo aveva denunciato) di aprire un distributore di carburante a breve distanza da un altro impianto di proprietà della società di famiglia, l’Aversana Petroli. Se Gallo è amareggiato («È stato vanificato da questa sentenza, che ribalta quella di primo grado, il lavoro dei carabinieri e della Procura»), anche gli avvocati di Nicola Cosentino, Stefano Montone e Agostino De Caro, non sono del tutto soddisfatti. La sentenza di assoluzione, infatti, arriva proprio il giorno dopo quella della Cassazione sulla corruzione di un agente di polizia penitenziaria, che gli aveva portato in cella illegalmente un iPod e alcune vettovaglie. Il fatto è che quando avvenne questo episodio, per cui ora è definitiva la condanna a quattro anni, il politico era detenuto proprio nell’ambito dell’inchiesta sul presunto monopolio dei carburanti. I suoi legali stanno dunque valutando la possibilità di chiedere il risarcimento per l’ingiusta detenzione. Soddisfazione per la sentenza di assoluzione è stata espressa dagli altri avvocati del collegio difensivo: Claudio Botti, Carlo De Stavola, Vittorio Giaquinto, Giovanni Battista Vignola. Tra le condanne inflitte a Nicola Cosentino, la più grave è quella per concorso esterno in associazione mafiosa (nove anni), la più recente quella del marzo scorso a dieci mesi per diffamazione e violenza privata nei confronti dell’ex governatore Stefano Caldoro.