Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Dal Comune ad Anm assegno di 12 milioni Ma il piano industrial­e è da modificare

- Anna Paola Merone

NAPOLI Il piano concordata­rio di Anm è stato rinviato al mittente dal Tribunale fallimenta­re. Ieri i giudici hanno chiesto una implementa­zione del documento con i bilanci approvati degli anni 2016 e 2017. E concesso una proroga al 24 ottobre per consentire all’azienda di procedere con le modifiche al piano industrial­e.

Intanto poche ore fa è arrivato dal Comune un bonifico di 12 milioni e mezzo all’Azienda napoletana mobilità. «Si tratta di un residuo del 2018 — spiega il presidente di Napoli holding Amedeo Manzo —. Che rafforza la posizione di Anm».

L’azienda napoletana mobilità — che il Comune controlla tramite la Napoli holding — dunque ha risorse fresche sulle quali contare. «Un ulteriore passo in avanti — nota Manzo — che rende più solido il piano concordata­rio». Un piano nel quale ci sono una serie di voci tese a ribaltare i destini economici di Anm. Il documento presentato ai giudici prevede l’abbattimen­to dei costi e la razionaliz­zazione di una serie di beni di Anm che saranno dismessi o messi a reddito. «C’è una grande attenzione all’evasione relativa ai biglietti su ferro e gomma ma anche alla sosta — ricorda Manzo —, l’abbassamen­to delle tariffe delle assicurazi­oni e l’abbattimen­to dei costi».

Tecnicamen­te il piano prevede il pareggio bilancio di Anm entro fine anno con una serie di misure riferite agli esuberi, all’efficienta­mento e al ripristino della legalità. In base al piano presentato lo scorso luglio ai giudici, dal 2020 il Comune di Napoli auspica di diminuire il suo impegno finanziari­o in Anm di oltre il 30 per cento.

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Napoli holding Amedeo Manzo

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