Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Tan e Interno 5, Teatri Associati dal palco di periferia al centro

Una stagione per due, anzi tre Il Tan di Piscinola in joint con Interno 5 presenta un programma ricco Da Piscinola approdano al Politeama pièce di Danio Manfredini, della compagnia Anagoor (da Antonio Scurati) e di Jan Fabre con Lino Musella

- Di Stefani de Stefano a pagina

La periferia conquista il centro e Tan, diventa acronimo di Teatri Associati di Napoli, oltre che di Teatro Area Nord. Sono importanti le manovre fra via Dietro La Vigna a Piscinola, sede storica della sala diretta da Lello Serao, e via Benedetto Croce, sede di Interno 5, la struttura coordinata da Hilenia De Falco. Due spazi che dopo aver collaborat­o per qualche anno si fondono coinvolgen­do il Teatro delle Arti di Salerno nella sigla «C.RE.A.RE Campania», che incassa il riconoscim­ento del Mibac come unica Residenza artistica in regione. Che parte al Tan con Satoshi Kudo e Lucia Vazquez Madrid con «Mazari» e Paula Carrara con «Cassandra» per la danza, e Luca Saccoia con «Pochi poveri» e Domenico Ingenito con «Safari» per il teatro. Due, invece, i progetti per ragazzi al delle Arti: Teatro Rebis con «Zolla di campo» e Teatro nel baule con «Storia di uno schiaccian­oci».

Non solo, ma Serao e De Falco siglano anche un’intesa con il Politeama dove ogni anno il Tan presenterà tre o più spettacoli di ricerca. Da qui i «Confini aperti» che definiscon­o l’intera stagione. «Abbiamo fatto un tentativo lo scorso anno — spiegano De Falco e Serao — portando a Monte di Dio il “Maccbettu” sardo di Alessandro Serra, premiato con l’Ubu nel 2017, che visto il successo sarà ora al Bellini. L’idea è quella di testare per una serata titoli di qualità, su cui però le grandi sale temono di rischiare. Faremo quindi da battistrad­a».

E stavolta il «sondaggio» riguarderà gli Anagoor, punta di diamante dell’avanguardi­a 2.0, al Politeama il 26 febbraio con «Socrate il sopravviss­uto» di Antonio Scurati per la regia di Simone Derai; Jan Fabre con «The night writer – Giornale notturno» affidato a Lino Musella; e infine Danio Manfredini con il poetico «Luciano», che riattraver­sa i temi della follia, dell’omosessual­ità e della solitudine. In mezzo il cartellone, non meno interessan­te, di Piscinola (raggiungib­ile anche grazie a una navetta), dove si parte sabato alle 20.30 con la danza; «Le fumatrici di pecore» di Abbondanza Bertoni, e poi il 13 «Fuga – L’ultimo rifugio» di Raphael Bianco, il 20 «Collective Trip: questione di gender» del gruppo Borderline e il 27 «Bimb(Y)i» di Antonio Montanile e «Antigone (dream on)» di Interno5.

La parte teatrale inizia il 3 novembre con «Nessuno può tenere Baby in un angolo» con Valerio Malorni, e prosegue il 24 con «La lotta al terrore» di Franchi Ricci e il 30 con «Pneumatika – Composto d’aria».

A dicembre «Ninetta e le altre» di Damiana Leone, «It’s up to you o del solipsismo» di Leonardo Manzan, «Educazione sentimenta­le» di Fiammetta Carena con Tommaso Bianco.

A gennaio, poi, «Il bambino dalle orecchie grandi» di Francesco Lagi e «Gli Innamorati» con Antimo Casertano e Daniela Ioia.

Febbraio con «Overload» del gruppo Sotterrane­o e «I will survive» dei fratelli Dalla Via.

Marzo si apre con «Trattato di Economia» coreocabar­et di Roberto Castello e Andrea Cosentino, cui seguirà «Polveri condominia­li» di Franco Autiero e regia di Tonino di Ronza e «Usciti pazzi» di Antonio Scavone.

In aprile, infine, «Ranauottol­i» di Lello Serao e «Gli sposi – Romanian Tragedy» del duo Frosini Timpano.

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Spettacoli Nella foto grande «Socrate il sopravviss­uto» di Antonio Scurati; sotto da sinistra «Luciano» e «Fumatrici»

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