Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Cisl: «L’Europa vuole bandire i piatti e le posate in plastica Qui a rischio diecimila posti»
La Cisl di Salerno contro la proposta di direttiva: «L’effetto sarà disastroso per la regione»
La Commissione europea ha proposto una direttiva per mettere al bando piatti, bicchieri, posate e cannucce di plastica per ridurre l’impatto sull’inquinamento marino. E in Campania ora sono a rischio 10mila addetti (tra di- retti e indotto) delle aziende chimiche che producono plastica monouso. A lanciare l’allarme è il segretario generale della Cisl di Salerno, Gerardo Ceres, secondo il quale «la proposta sarà adottata nel 2019 e gli Stati membri dell’Ue avranno quindi due anni di tempo per il conseguente recepimento della direttiva nelle rispettive legislazioni nazionali. Gli effetti sul settore saranno disastrosi».
NAPOLI In Campania una nuova emergenza occupazionale si sta stagliando all’orizzonte: riguarda i circa diecimila lavoratori (tra diretti e indotto) delle aziende chimiche che producono plastica monouso. La recente proposta di direttiva della Commissione Europea per mettere al bando piatti, bicchieri, posate e cannucce di plastica per ridurre l’impatto sull’inquinamento marino preoccupa la Cisl di Salerno che interviene in merito con una nota. «Un monito e un grido d’allarme - spiega il segretario generale Gerardo Ceres - ai parlamentari europei e ai parlamentari nazionali affinché tali scelte normative siano il frutto di meditati approfondimenti scientifici e non di ventate emotive ed ideologiche». Il punto è proprio questo: secondo un monitoraggio effettuato da Legambiente e Corepla (Consorzio Nazionale per la Raccolta, il Riciclo e il Recupero degli Imballaggi in Plastica) le stoviglie monouso figurano solo per lo 0,02% tra i rifiuti repertati sulle spiagge. Cifre ben diverse da quelle diffuse in rete che attribuiscono alla plastica monouso un impatto inquinante pari al 70%.
«La proposta di direttiva, sottoposta all’esame del Parlamento Europeo e del Consiglio Europeo, sarà adottata nel 2019 - riprende Ceres - gli Stati membri avranno quindi due anni di tempo per il conseguente recepimento della direttiva nelle rispettive legislazioni nazionali. Gli effetti sul settore saranno, a quel punto, disastrosi e per nulla gestibili, se non con la chiusura delle attività di produzioni». In tutt’Italia i posti di lavoro a rischio sono 20 mila, di cui la metà in Campania, in prevalenza nella provincia salernitana, vero e proprio distretto industriale ante litteram, fin dai tempi della storica azienda Paif di Battipaglia, fallita nel 2015. «Realtà importanti del territorio come l’Aristea, tre stabilimenti tra Battipaglia e Contursi Terme e 700 addetti aggiunge Gerardo Giliberti, segretario generale della Femca Cisl Salerno - rischiano la chiusura se andrà in porto la direttiva europea. L’azienda già ha dovuto subire una flessione negli ordinativi, 100 mila cartoni di prodotto finito in meno, proprio a causa della diffusione di notizie false». Non è un caso che sul sito dell’Aristea appaia questa scritta: «Per ridurre l’inquinamento dei mari l’Unione Europea vuole proibire l’uso di piatti e posate in plastica. Anche se il 90% dell’inquinamento marino mondiale è causato da 10 fiumi extraeuropei, i piatti di plastica non figurano neppure tra i primi 10 oggetti trovati sulle spiagge europee e la plastica usata per produrre piatti e posate rappresenta una piccolissima parte di tutta la plastica utilizzata in Europa: lo 0,6%».
Chiamati alla mobilitazione «per soluzioni legislative equilibrate, economicamente e socialmente sostenibili» non sono solo i lavoratori del comparto ma anche gli stessi imprenditori: «Chiederemo alle aziende aderenti a Confindustria - anticipa il segretario Ceres - di costruire iniziative informative di contrasto alle ipotesi previste sui materiali monouso in plastica, facendo leva sulle acquisizioni scientifiche. Occorre sin da subito - conclude sventare il rischio di chiusure di attività e dei conseguenti licenziamenti».
Intanto la direttiva europea è già realtà a Pozzuoli dove dal mese di luglio è stata vietata la distribuzione di posate, piatti e bicchieri monouso.
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Gerardo Ceres segretario generale Cisl Salerno Bisogna intervenire subito affinché tali scelte normative siano basate su studi scientifici e non su emozioni o ideologie