Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Pansini, il corteo per le «Quattro giornate» coincide con la protesta anti-Salvini
Niente scuola, liceali «assenti giustificati». Il preside: il collettivo lo ha chiesto e li ho autorizzati
Niente scuola ieri per gli studenti del Pansini che, in massa, hanno partecipato al corteo che si è svolto nel centro della città. Una manifestazione alla quale, ogni 2 ottobre, una rappresentanza degli alunni del classico del Vomero partecipa per ricordare le «Quattro giornate» e la Resitenza. Quest’anno il corteo è coinciso con le iniziative contro Matteo Salvini e il Governo e i ragazzi non sono andati a scuola per essere in piazza. Tutti, nessuno escluso.
«Il collettivo studentesco — racconta il preside Salvatore Pace, vicesindaco della Città metropolitana in quota Dema — ha chiesto l’assemblea di istituto per partecipare al corteo. E io l’ho concessa. Salvini? Una coincidenza con una commemorazione alla quale prendiamo parte ogni anno». Ma a leggere il documento pubblicato sulla prima pagina del sito del liceo, firmato dal collettivo studentesco e intitolato «Totalitarismo», la posizione contro Salvini è netta. Il documento prende le mosse da un passo di Hannah Arendt. «Un popolo che non può più credere a nulla, non può neanche decidere. È privato non solo della capacità di agire ma anche della capacità di pensare e giudicare. E con un popolo così ci puoi fare quello che vuoi .... Oggi questo è più attuale che mai — sottolineano gli studenti —. Un momento storico catastrofico e vergognoso sta ricoprendo l’Italia .... Resistenza oggi sembra una parola così anacronistica, ma crediamo fortemente nell’uso di questo termine. Resistere, sì, alle forze reazionarie che stanno lasciando morire centinaia di uomini, donne e bambini in mare, che stanno approvando una legge come la Flat Tax, che permette ai ricchi di pagare meno tasse e ai poveri di essere sempre più poveri, che hanno ieri approvato il “decreto sicurezza”, una legge vergognosa, che è forse la più razzista e fascista degli ultimi settant’anni, che diffondono ignoranza ed hanno iniziato una crociata contro la cultura, che diffondono solo razzismo, omofobia, sessimo e discriminazioni di ogni genere… Pensare che tutto ciò che questo governo sta facendo è lontano da noi e non ci riguarda è fortemente errato, questa politica marcia sta cercando per prima cosa di distruggere la cultura e il mondo dell’istruzione in tutti i modi... La nostra idea è quindi creare un momento assembleare fra studenti, docenti, istituzioni, comunità migrante e tante altre realtà, che, insieme, possano uscire da questa giornata più consapevoli che a lottare contro la barbarie non si è soli e che insieme una Resistenza nuova è possibile. Come 75 anni fa è necessario lavorare per ricostruire quell’antifascismo popolare che possa dire “Basta” a questo governo. Dove l’ingiustizia diventa legge, la Resistenza diventa dovere». Firmato le studentesse e gli studenti del Liceo Pansini.
«Plaudo a qualsiasi tipo di impegno — sottolinea il preside — . Ciascuno poi ha un proprio assetto etico. Noi forniamo gli strumenti culturali ai nostri ragazzi e sosteniamo l’idea che non basta un clic per manifestare, ma occorre esporsi e impegnarsi».