Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Il «freddo» Klopp nel caldo San Paolo: loro forti come noi

- Donato Martucci

Jurgen Klopp è tranquillo, ha la consapevol­ezza dei grandi allenatori, di chi allena una grande squadra come il Liverpool. Cerca di allentare comunque la tensione della vigilia con il sorriso e le continue battute in conferenza, ma sa che questa di Napoli può essere già una gara decisiva. Vincerla proiettere­bbe i Reds a sei punti e praticamen­te con un piede agli ottavi. «So che Ancelotti ha parlato bene di me – esordisce ma anche lui mi piace molto, lo rispetto, ha allenato grandi club a è anche una bella volpe nel dire cose carine. Anche io, però, ho tanta esperienza e noi dobbiamo pensare alla partita in uno stadio con atmosfera incredibil­e». Insigne ha detto che proverà a far gol di nuovo ad una squadra di Klopp, proprio come 5 anni fa con Il Borussia Dortmund (2-1). Una partita che costò anche l’espulsione del tecnico tedesco. Il Napoli arrivò a 12 punti e non riuscì a qualificar­si per differenza reti che invece premiò proprio il Borussia Dortmund e l’Arsenal. «Insigne è un giocatore eccezional­e – ha spiegato Klopp - lo sappiamo. Il mio cervello però rimuove le cose negative. Siamo preparati ad una gara difficile, con tanti giocatori forti e non solo Insigne. Ricordo l’espulsione, la vidi col custode dello stadio nella ripresa, spero sia ancora qui. Lui non parlava inglese o tedesco, io non parlavo italiano ma fu un’esperienza interessan­te. Mi portò due giornate di squalifica: mi è servita da lezione». Klopp poi ha incontrato il custode e gli ha anche regalato una foto. Stasera atmosfera calda: «Non vedo grande gap tra noi ed il Napoli, poi è chiaro che l’atmosfera ti carica ma chi gioca fuori casa non è condiziona­to anche se siamo coscienti di cosa ci sarà stasera». Georginio Wijnaldum, 27 anni, centrocamp­ista olandese del Liverpool ha giocato per due anni nel Psv con Dries Mertens: «Già al Psv mostrava di essere un grande giocatore, è migliorato continuame­nte, ma ha sempre segnato tanto, non pensavo potesse farli anche centralmen­te. E’ un top-player. Noi difenderem­o come sempre al di là delle caratteris­tiche dell’avversario».

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