Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Oddati: adesso basta attacchi Così si semina soltanto veleno
La replica di Nicola Oddati non si fa attendere: «Così Matteo semina un germe velenoso che danneggia il Pd», ha detto. Aggiungendo: «E’ singolare questa contrapposizione di Richetti a De Luca, direi di finirla con gli attacchi personali al governatore. Ricorderà che De Luca vinse le primarie in Campania».
NAPOLI «È singolare questa contrapposizione di Richetti a De Luca. Mentre Zingaretti faceva il presidente di provincia lui era il portavoce di Renzi. Si ricorderà che in Campania vi furono le primarie e che De Luca le vinse. Mi fanno morire quelli che sembrano atterrati da Marte due giorni fa». Nicola Oddati (con Marco Sarracino e Teresa Armato) ha organizzato la prima uscita pubblica di Zingaretti candidato. E più di una cosa non gli ha andata giù. «La malattia del Pd in questi ultimi anni è stata la contrapposizione continua di gruppi all’interno del partito e l’idea che ci fosse qualcuno depositario della purezza e l’altro del male, del conservatorismo o addirittura della collusione».
Si riferisce solo a Richetti contro De Luca?
«No, ma un candidato alla segreteria che pensa di ottenere dei voti parlando contro un amministratore del suo partito, non del M5Stelle o della Lega, del suo partito non va bene. È un seme velenoso che ha generato l’idea che bisogna buttare fuori dal Pd alcuni».
Diciamo che in molti nel Pd non hanno gioito dell’assoluzione del governatore?
«Io penso che quando c’è un politico di ogni partito accusato spero che sia sempre non colpevole, perché altrimenti il prezzo lo paga la politica intera. Il tema dell’inciviltà politica ha portato dritti al populismo. Io non devo difenderlo, ma De Luca è stato assolto, sta ottenendo risultati, condivido con lui idee, altre no».
Per esempio cosa non condivide?
«Sull’immigrazione sto più con Mimmo Lucano che con De Luca, ma ci si confronta e poi si ha una linea comune.
Zingaretti trovo che sia un candidato inclusivo che può attrarre persone che non ci sono mai state, giovani e meno giovani».
Ma da più parti arriva la richiesta che i vecchi della politica facciano un passo indietro.
«Questa è una polemica stucchevole. In questi anni il Pd e il governo è stato guidato da giovani, il risultato? Abbiamo perso milioni di voti
tra i giovani: non basta essere giovani per vincere, dipende da quello che dici. Le nuove generazioni non scelgono noi».
Ma così non ci sarà mai un ricambio.
Ritengo che Zingaretti sia il candidato migliore per la guida dei Dem L’uomo giusto per costruire un partito non lacerato da guerre interne
«Certo che dobbiamo facilitare l’ingresso di persone nuove, ma nulla si crea dal nulla, non è che se ce ne andiamo noi magicamente appare il nuovo. Se noi tutti insieme costruiamo qualcosa