Feltri: «Giusto pubblicare quel titolo in prima sul colera»

Divampano le polemiche NAPOLI per il titolo di apertura di ieri del quotidiano Libero: «Torna il colera a Napoli». E per l’occhiello in rosso: «L’hanno portato gli immigrati». Il direttore Vittorio Feltri, ieri nel capoluogo campano per la presentazione del suo libro autobiografico «Il Borghese», ha rivendicato con fermezza la correttezza della sintesi effettuata in prima pagina dai suoi giornalisti. «Mercoledì ero a Roma - ha spiegato a margine della presentazione nella Sala degli Angeli dell’Università Suor Orsola Benincasa - ma se il titolo viene contestato bisogna spiegare il perché, visto che i due casi di colera ci sono. Il colera a Napoli evoca momenti drammatici, penso che sia stato giusto pubblicarlo». Incalzato, Feltri ha ribadito: «Non mi aspettavo che mi rompeste le p...e col colera che non ho portato io a Napoli. L’hanno portato due stranieri e quindi prendete ferimento vela con gli stranieri semmai, anche se sarebbe una cosa ingiusta. Nell’articolo è scritto che il colera è stato portato da una signora del Bangladesh, poverina, e dal suo bambino».

Gli è stato contestato il ri- agli immigrati. E lui ha replicato a muso duro: «E chi porta il colera, gli svizzeri? Gli austriaci? i tedeschi? Gli inglesi? Non mi pare». Il direttore di Libero se l’è presa con quello che gli sembra come un malvezzo partenopeo. «C’è questo vittimismo dei napoletani, per cui di Napoli non si può parlare. Napoli è una città come le altre, meravigliosa, che fino alla metà dell’Ottocento è stata capitale delle cultura europea, quindi massimo rispetto. Ma se arriva il colera a Napoli mica possiamo dire che è sbarcato a Bergamo». Ma quando gli è stato fatto osservare che di fronte al titolo di ieri Montanelli e Biagi si sarebbero rivoltati nella tomba, Feltri ha sbottato: «C...o me ne frega di Montanelli e Biagi, chi dà le notizie non fa rivoltare nessuno nella tomba, ma fa rivoltare qualche vivo che non controlla». Una battuta anche sulla buona accoglienza riservata martedì al ministro dell’Interno Matteo Salvini. «A Napoli Salvini ottiene un trionfo. Sono contento che lo accogliate bene». Contro Feltri si è scagliato l’Ordine dei giornalisti. «Il titolo di Libero - ha sottolineato il presidente campano Ottavio Lucarelli - è l’esempio di come non si fa informazione. È una vicenda vergognosa che getta fango su Napoli e sul giornalismo». E lo scrittore Maurizio de Giovanni ha ironizzato. «Feltri a Napoli? Stia attento a non ammalarsi. Mi auguro che ci sia un avvocato meridionale che faccia causa a Libero».