Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Ecco la classe dirigente al tempo dei pentastellati
Da Assia Montanino a Dario De Falco, tutti i nomi che contano
E dire che fino a qualche anno fa il Movimento 5 Stelle voleva abolire lo spoils system. Una volta al governo, ovviamente, le cose sono cambiate. E così sono stati scelti uomini e donne di fiducia (per i detrattori di fedeltà assoluta al capo). E ognuno ha la sua corte. È di ieri la nomina di Francesco Floro Flores, già componente di Cassa depositi e prestiti, al vertice di Bagnoli.
Ma cominciamo dalla comunicazione. In house è quella di Luigi Di Maio. Il portavoce Luigi Falco è al suo fianco dal 2014, quando il ministro faceva capolino nelle cronache politiche e tutti rispondevano «Di Maio chi?». Falco si è anche candidato alle parlamentarie (la pattuglia fichiana lo ha asfaltato). Una volta al Mise, Di Maio lo ha voluto di nuovo al suo fianco, Falco è in aspettativa dall’Anpal servizi. Percorso, invece, netto per Fiorella Taddeo e Laura De Vita, al fianco di Roberto Fico dai tempi del meetup. La De Vita è una funzionaria comunale di Napoli, dal 2014 in comando a Roma.
Ma il cerchio magico del ministro-vicepremier è molto local. Pomiglianese doc, come Di Maio, è Assia Montanino, capo della segreteria del ministero del Lavoro e segretario particolare del ministro al Mise. Laureata in Economia, appena 26 anni, ha uno stage presso la segreteria della vicepresidenza della Camera nella scorsa legislatura. Altro capo segreteria è il vollese Salvatore Barca, tra l’altro compagno di Montanino come riporta Il Giornale. Una new entry è invece Enrico Esposito, avvocato di Acerra, vice capo dell’ufficio legislativo. Lui sì un amico di vecchia data del ministro. Si conoscono dai tempi dell’università, che però Esposito ha concluso. Ma uno dei più stretti collaboratori di Di Maio, nonché amico, è Dario De Falco. Anche lui pomiglianese, neanche a dirlo. De Falco è stato anche tra i selezionatori dei candidati alle politiche. Ha tre anni in più del ministro, che conosce dai tempi del liceo classico Vittorio Imbriani, insieme hanno fondato il meet up pomiglianese, alle comunali Dario racimola 32 preferenze, Luigi 86. De Falco è conosciuto come un pasdaran dell’anti-casta. Attualmente è a Palazzo Chigi a vegliare (o vigilare) sul premier e sugli alleati per conto di Di Maio.
Ha preferito il salto in politica un altro fedelissimo dimaiano, il potente sottosegretario Vincenzo Spadafora, che, sta costruendo a sua volta un piccola corte. A cominciare da Domenico De Maio, neodirettore dell’Agenzia nazionale giovani. Sul sito ufficiale il suo curriculum è il seguente: «Avvocato e musicista napoletano, 32 anni. Ha iniziato fin da giovanissimo a svolgere attività di animazione socio-culturale attraverso la musica, coinvolgendo centinaia di adolescenti dei quartieri ad alto rischio di devianza minorile di Napoli. Ha da sempre utilizzato la musi- ca come strumento di coinvolgimento dei più giovani coniugando al percorso cantautorale produzione e animazione sociale. Insieme al padre ha condotto per diversi anni un programma di recupero dei minori a rischio nell’Istituto Penale per minorenni di Nisida». Anche De Maio ha esperienze in Unicef, di cui Spadafora è stato presidente.
Anche localmente il Movimento 5 Stelle sta andando avanti con le nomine. È stato ricostituito, qualche giorno fa, il consiglio di gestione della fondazione Ente ville vesuviane. Tra i componenti spicca Rosa Vitanza, architetto, di Pomigliano d’Arco, amica e testimone di nozza della consigliera regionale Valeria Ciarambino.
Martedì scorso, invece, il ministro per il Sud Barbara Lezzi ha formalizzato la nomina dell’avvocato Roberto Rosiello alla Zes. Napoletano, 54 anni, indicato dal Movimento 5 Stelle, Rosiello è avvocato civilista (esercita nello studio di famiglia a Fuorigrotta), al Mattino ha dichiarato: «Sono amico del notaio della Casaleggio associati. Gli amici del Movimento dovevano individuare un membro del comitato di indirizzo, mi hanno interpellato ed ho dato la mia disponibilità».
Pomigliano Nella cittadina di Di Maio la scelta dei più fedeli al leader
La Zes Nominato Roberto Rosiello, scelto dal ministro Lezzi