Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Scontro nella maggioranza del sindaco per il cantiere in piazza del Plebiscito
Il presidente della commissione mobilità convoca l’assessore: «Si poteva intervenire da piazza Carolina»
Il cantiere di piazza Plebiscito scatena la bagarre politica al Comune di Napoli. Tutta interna alla maggioranza che sostiene de Magistris. Ad innescare la miccia, un post dell’assessore alla Mobilità, Mario Calabrese, su Facebook. «Repetita iuvant. Nessun nuovo scavo ma l’utilizzo di manufatti realizzati sottoterra negli anni 80 per la Ltr e poi abbandonati». Con tanto di foto dell’epoca. Il presidente della commissione mobilità ha convocato tutti per «chiarimenti» il 16 ottobre.
NAPOLI Il cantiere di piazza Plebiscito scatena la bagarre politica al Comune di Napoli. Dopo le prese di posizione di intellettuali, del soprintendente del San Carlo, Rosanna Purchia, e di semplici cittadini contrari allo scavo che sta realizzando la metropolitana per realizzare un pozzo di ventilazione, ora la battaglia si sposta sul pian politico tutta interna al Comune di Napoli. Anzi, tutta interna alla maggioranza che sostiene de Magistris.
Ad innescare la miccia, un post dell’assessore alla Mobilità, Mario Calabrese, su Facebook. Sul social, il responsabile della Mobilità publica una foto di com’era il cantiere della Ltr in piazza Plebiscito con questo lead: «Repetita iuvant. Nessun nuovo scavo in Piazza del Plebiscito ma l’utilizzo di manufatti realizzati sottoterra negli anni 80 per la Ltr e poi abbandonati. Nelle foto la testimonianza di quello che fu fatto allora e il cantiere della Ltr». Su Fb, l’assessore parla quindi di «sicurezza e coerenza architettonica»; spiega i motivi della scelta di aprire lì il cantiere per realizzare le camere di ventilazione per il metrò; si dilunga «sulla scelta di utilizzare i manufatti già realizzati per la Ltr»; concludendo che «si sta quindi realizzando un’opera, necessaria per la sicurezza della metropolitana, con la massima cautela e la dovuta attenzione allo straordinario luogo nel quale si va a intervenire». Sarà pure così. Sarà pure che il cantiere si sta realizzando esattamente com’era un tempo. Ma quel cantiere era fortunatamente chiuso da anni mentre ora lo scavo si fa di nuovo. E la foto pubblicata da Calabrese riporta alla mente quello squarcio che ha invaso la piazza per 7 anni.
Ecco perché, sia la foto che il post, scatenano molte reazioni di persone impressionate dell’invasività della scavo: forse perché non lo ricordavano, forse lo avevano rimosso; ma anche quelle del presidente della Commissione mobilità del Comune di Napoli, Nino Simeone. Il quale ha preso carta e penna ed ha convocato per il 16 ottobre prossimo l’as- sessore Calabrese, il presidente della Metropolitana, Ennio Cascetta; il soprintendente, Luciano Garella; l’Ansaldo e diversi dirigenti comunali, oltre che l’intera commissione.
Non è la prima volta che Simeone polemizza con Calabrese. In passato, senza sé e senza ma, chiese a de Magistris, con cui è in maggioranza, di rimuovere l’assessore alla Mobilità sfiorando la crisi politica in Consiglio comunale (senza il suo gruppo, Agorà, il sindaco non avrebbe la maggioranza). E ora il clima non sembra diverso. «Dichiara sui social che quello in Piazza Plebiscito era uno scavo già esistente — sbotta il presidente della commissione Mobilità rivolgendosi all’assessore — come lo definirebbe quello che stanno facendo adesso le escavatrici? Pertugio? In Commissione dovrà essere chiarito perché si sia preferito violentare piazza del Plebiscito, cartolina della nostra città e punto di ritrovo per la stragrande maggioranza dei turisti e napoletani, rispetto a Piazza Carolina che sembrerebbe essere stata inizialmente individuata come l’area destinata per questo intervento? Sono senza parole».
Il post dell’assessore «Nessun nuovo scavo ma l’utilizzo di manufatti realizzati sottoterra per la Ltr»