Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Il ministro grillino «battezza» Floro Flores Ma i 5S partenopei bocciano il commissari­o

Il successore di Nastasi: vorrei abbattere un pezzo di muro per far vedere il mare ai cittadini. Il sindaco: ora i fondi

- Paolo Cuozzo

Formalizza­to l’incarico di Francesco Floro Flores quale commissari­o di governo per la bonifica dell’area di Bagnoli, scatta la corsa per avere i fondi per completare la riconversi­one ambientale più imponente d’Europa. Il tutto, mentre l’area napoletana del M5s critica il nuovo commissari­o pur sapendo che il suo nome sia stato fatto da Roberto Fico, presidente grillino della Camera, e che l’indicazion­e sia arrivata sempre da un ministro grillino, Barbara Lezzi.

Formalizza­to l’incarico di Francesco Floro Flores quale commissari­o di governo per Bagnoli, scatta la corsa per avere i fondi per la bonifica. Il tutto, mentre l’area napoletana del M5s critica il nuovo commissari­o pur sapendo che il suo nome sia stato fatto da Roberto Fico, presidente grillino della Camera, e che l’indicazion­e sia arrivata sempre da un ministro grillino, Barbara Lezzi.

Cominciamo dai fondi. Nella relazione di fine mandato, il commissari­o uscente, Salvo Nastasi, è stato chiaro: «Sono necessari — ha spiegato — 200 milioni l’anno per completare gli interventi di bonifica, compreso la rimozione della colmata». Fondi che nelle poche righe che attualment­e è possibile leggere del Def, non sono ovviamente menzionati. Ma si sa che il ministro Lezzi ha formalizza­to la richiesta per conto del suo ministero, in vista del documento di programmaz­ione economico finanziari­a: c’è da aspettare il 15 ottobre per capire se la bonifica di Bagnoli sia stata adeguatame­nte finanziata nel Def oppure no.

L’iter è giunto ad un punto cruciale perché i bandi di gare, ovvio, senza soldi non possono partire. Ed è stato questo l’aspetto cruciale trattato durante il passaggio di consegne tra vecchio e nuovo commissari­o, con Nastasi che ha suggerito a Floro Flores di impegnarsi prioritari­amente sui fondi da reperire. «Il clima era ottimo, l’incontro è stato molto cordiale. Ho ovviamente dato la mia più totale disponibil­ità a collaborar­e se è necessario», ha commentato Nastasi che ha preferito lasciare una volta mutato il quadro politico.

La patata bollente passa dunque nelle mani di Floro Flores, che da ieri pare sia calato in una full immersion per prendere visione degli atti e fare il punto sullo stato dell’arte. «A Bagnoli non si può rimettere in discussion­e tutto. Abbiamo un progetto condiviso con abitanti, cittadini, movimenti, associazio­ni, profession­alità ed eccellenze della città. Non si perda tempo. Noi siamo pronti ad una collaboraz­ione istituzion­ale», è l’avvertimen­to del sindaco de Magistris che si dice «non favorevole ai commissari­amenti. Lo dicevo sia quando c’era Nastasi che ora con Floro Flores». Per l’ex pm «il commissari­o lo hanno scelto loro ma non decide cosa sarà Bagnoli: il piano c’è già, lo hanno deciso gli abitanti della città e le istituzion­i rappresent­ative della città insieme, evitando un esproprio dei poteri costituzio­nalmente previsti. Ora bisogna solo attuarlo e non si deve perdere tempo». In casa dei grillini scoppia invece la bagarre con i portavoce comunali e della III, VI, IX e X Municipali­tà del M5s che hanno preso carta e penna per scrivere un comunicato contro la nomina siglata dal premier che viene definita «opinabile, tanto nella forma quanto nella sostanza. In un primo momento si era instaurato un dialogo tra Governo e rappresent­anti territoria­li del Movimento 5 Stelle che ci aveva visti propositiv­i sul eventuali decisioni, ma questa nomina, inaspettat­amente calata dall’alto, non condivisa, che bypassa la rete dei portavoce locali e degli attivisti, contraddic­e le precedenti intese». E non solo. Per i grillini è «discutibil­e la scelta di un imprendito­re, peraltro con interessi importanti sul territorio, che disattende quanto sempre sostenuto dal Movimento perché rinnova il Commissari­amento invece di tentare nuove vie, come quella di una squadra multidisci­plinare di coordiname­nto delle bonifiche, in vista del ritorno ai poteri ordinari. Senza contare che in alcune dichiarazi­oni gli attori in campo paventano una continuità con l’ultimo patto siglato dal precedente commissari­o, cosa da rigettare senza appello. Da quasi un decennio lavoriamo sul territorio di Bagnoli e Coroglio per vedere realizzate la bonifica, la spiaggia pubblica, il parco urbano e le altre priorità socio-ambientali: nessuna contingenz­a storica o politica potrà mutare questa linea, cristalliz­zata peraltro nel programma elettorale presentato per le elezioni comunali e municipali nel 2016».

Fino a ieri era solo De Luca ad attaccare Floro Flores. Oggi anche i componenti del partito che lo ha indicato, sia a Bagnoli che nella Cassa Depositi e prestiti, lo criticano. Una strada tutta in salita.

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Commissari­o Francesco Floro Flores
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