Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Fca chiude Pomigliano per 8 giorni
I rappresentanti delle tute blu preoccupati per il futuro: ci hanno parlato di una «improvvisa flessione di mercato» Comunicato ai sindacati lo stop alle linee produttive della Panda dal 22 al 31 ottobre
I sindacati: Fca ci ha annunciato che chiuderà per 8 giorni lo stabilimento di Pomigliano d’Arco a causa di una flessione del mercato. Nel sito campano si produce la Fiat Panda. Stop alle linee dal 22 al 31 ottobre.
NAPOLI Nei primi nove mesi del 2018 la richiesta sul mercato della Fiat Panda era scesa del 16 per cento. Una flessione importante che non faceva presagire nulla di buono. Così ieri i sindacati hanno annunciato che lo stabilimento di Pomigliano d’Arco resterà chiuso dal 22 al 31 ottobre per una «improvvisa flessione del mercato». Già nel corso dell’anno Fca aveva fatto ricorso ad altri momenti di stop. Ora invece nello stabilimento campano la produzione resterà sospesa per otto giorni consecutivi. A casa, dunque, resteranno 4500 operai. In modo particolare dal 22 al 26 ottobre per gli operai scatterà la cassa integrazione, mentre dal 29 al 31 per loro ci sarà il Par collettivo.
Le organizzazioni sindacali insorgono. I segretari generali di Fim, Uilm, Fismic Confsal, Ugl e Associazione Quadri hanno chiesto formalmente un incontro con l’amministratore delegato di Fca, Mike Manley, per chiedere chiarimenti sulle prospettive occupazionali e produttive degli stabilimenti, non solo quello di Pomigliano d’Arco. Come ricorderete il 1 giugno scorso, l’allora amministratore delegato Sergio Marchionne - nel presentare il piano industriale - annunciò che la produzione della Fiat Panda sarebbe stata trasferita in Polonia e che a Pomigliano d’Arco sarebbe stata portata una nuova linea di alta qualità, forse una Jeep. Ma al momento non c’è nulla di ufficiale. E di questo immobilismo i sindacati sono fortemente preoccupati. Per Antonio Accurso, segretario generale Uilm Campani, «diventa sempre più urgente la necessità di fare chiarezza sui nuovi modelli annunciati. Chiediamo all’azienda di venire al più presto al tavolo per presentare i progetti industriali». Biagio Trapani, segretario generale della Fim di Napoli, spiega: «Per Pomigliano si sciolga il nodo del modello da assegnare. Ci aspettiamo una implementazione immediata, con cambiamenti funzionali ad incrementare la redditività dello stabilimento, con il previsto passaggio dalla Panda ad una vettura di segmento alto».
Francesco Percuoco, segretario provinciale della Fim di Napoli, conclude: «Il fermo produttivo dimostra che la mancanza di nuovi modelli promessi in questi anni, e il ritardo dell’avvio degli investimenti, che dovevano partire insieme alla cassa integrazione, rischiano di far precipitare Pomigliano e Nola in una situazione complicata che mette a rischio il loro futuro produttivo ed occupazionale».
Antonello Accurso (Uilm) Chiediamo all’azienda un incontro per capire i progetti previsti con il piano industriale