Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Contromano in tangenzial­e, ecco perché i giudici hanno ridotto la pena al dj «Ubriaco, sbagliò ingresso» In Appello il giovane ebbe 10 anni di carcere

- T. B.

hanno ridotto la pena da 20 anni a 10 anni e due mesi».

Le motivazion­i della sentenza forniscono un’interpreta­zione dell’incidente molto diversa da quella del gup che aveva celebrato il processo di primo grado e fanno chiarezza su una serie di particolar­i. A cominciare da quello del litigio: gli amici che hanno trascorso la serata con Livia e Nello parlano di una coppia serena e allegra, che aveva in programma di trascorrer­e presto un’altra serata nel locale; inoltre le telecamere di sicurezza li hanno filmati mentre escono dalla discoteca mano nella mano. Proprio il fatto di appoggiars­i alla fidanzata, del resto, secondo i consulenti ha aiutato il dj, che aveva bevuto tanto e mangiato quasi niente, a camminare senza barcollare. I giudici (presidente Vincenzo Mastursi, che è anche estensore della sentenza, consi- gliere Amalia Taddeo) sottolinea­no poi come l’ingresso di Agnano della Tangenzial­e sia particolar­e: «Gli svincoli di immissione — si legge nella sentenza — sono invertiti: per recarsi verso Fuorigrott­a e Vomero, che si trovano a destra rispetto ad Agnano, bisogna prendere quello di sinistra, mentre per andare a Pozzuoli, che si trova a sinistra rispetto ad Agnano, si deve prendere quello di destra». Il «frastornam­ento» o lo «stato confusiona­le» in cui versava Mormile ha fatto in modo che imboccasse quello sbagliato. Questo, secondo i giudici, spiega anche perché guidava con i fari spenti (che erano tali fin dall’inizio, mentre erano accese le luci di posizione) e perché, quando arrivò il primo soccorrito­re, disse: «Soccorrete Livia, ho fatto una cazzata».

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