Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Ospedale del Mare, l’Asl: servono ulteriori lavori
Dopo l’allagamento della struttura di Ponticelli
Gli allagamenti all’Ospedale del Mare furono causati dalla pioggia. Per la relazione dell’Asl nessun problema strutturale ma occorrono altri lavori.
NAPOLI Gli allagamenti avvenuti nella notte tra il 5 e il 6 ottobre all’Ospedale del Mare sono legati ad una bomba d’acqua imprevedibile e di straordinaria entità: quasi 78 millimetri in soli quindici minuti, come attestato dalla stazione metereologica di Capodichino.
Nessun problema strutturale, dunque, né tantomeno carenza di manutenzione. Semmai l’esigenza di apportare interventi di miglioria che possano rispondere anche alle condizioni legate al cambiamento climatico degli ultimi anni. A sorpresa, bruciando le tappe, è stata consegnata venerdì nel tardo pomeriggio la relazione con le conclusioni alle quali è giunta la commissione nominata subito dopo gli allagamenti del nosocomio di Ponticelli dalla Asl Napoli 1 Centro e dal commissario ad Acta. Conclusioni che spazzano via ogni dubbio in ordine a problemi strutturali o, come ipotizzato in un primo momento dalla direzione generale Asl, da possibili carenze manutentive. Per quasi una settimana gli esperti hanno passato al setaccio ogni angolo incriminato, utilizzando anche filmati e foto della notte in questione. In particolare, il controllo è avvenuto sui terrazzini e gli spazi adiacenti alla radioterapia, un piano tecnico al terzo livello in prossimità del corridoio della sala operatoria numero 8, il ponte pedonale di collegamento tra il lotto 1 e il lotto 2 e il cosiddetto “albero”, ovvero il percorso pedonale coperto che collega il poliambulatorio all’ospedale vero e proprio.
Punto per punto, i tecnici hanno realizzato una radiografia del nuovissimo ospedale. Così, alla fine delle indagini, sono riusciti a capire cosa sia realmente successo e cosa si può fare per evitare che accada ancora. Colpevole principale, come detto, è stata la bomba d’acqua di quella notte che ha prodotto «un temporaneo accumulo (di acqua, ndr)», scrivono i tecnici, che parlano di «un eccezionale indice di piovosità», il cui massimo ha raggiunto i «116 millimetri e una precipitazione giornaliera record di 77, 8 millimetri». Una tempesta, insomma, che in 15 minuti ha riversato nel sistema
” Le parole/1 Nella notte tra il 5 e il 6 ci fu un temporaneo accumulo d’acqua dovuto ad una eccezionale piovosità
un volume d’acqua impressionante.
Una delle ipotesi, della quale al momento non esistono prove certe, è che l’allagamento nell’area che ospita le pompe di sollevamento sia legato «ad una temporanea sovrappressione della condotta fognaria comunale che avrebbe rallentato il deflusso delle acque meteoriche di scarico». Insomma, anche il sistema fognario sarebbe stato messo sotto stress dall’alluvione di quella notte. In parte, e in alcune aree specifiche, l’acqua sarebbe entrata passando sotto porte di sicurezza che per loto natura non possono essere a tenuta stagna.
I tecnici sono andati però anche oltre la semplice constatazione delle cause, individuando una serie di piccoli interventi che serviranno ad arginare l’acqua anche in caso di nuove straordinarie tempeste di pioggia. Alcune tubature di scarico verranno deviate e in aree specifiche, che non possono essere chiuse ermeticamente, verranno installati dei pannelli in policarbonato. Viene così confermata la certezza espressa sin da subito dal commissario ad acta Ciro Verdoliva.
«Escludo che gli allagamenti di questa notte possano essere causati da problemi strutturali – aveva dichiarato - anche perché se così fosse tali episodi si sarebbero dovuti verificare anche in altre occasioni di pioggia copiosa che non sono mancati negli ultimi tre anni dal completamento del complesso ospedaliero».
Le parole/2 L’indice di piovosità ha raggiunto come valore massimo i 116 millimetri e un valore giornaliero di 77,8 mm