Corriere del Mezzogiorno (Campania)
I Giovani industriali: «Il Mezzogiorno fuori dalla Manovra»
Rossi: «Invitato anche Tria, aspettiamo ancora una sua risposta»
NAPOLI Quest’anno il consueto appuntamento dei Giovani imprenditori di Confindustria a Capri, si preannuncia per niente «seduto». Fin dalla presentazione dell’evento, che si svolgerà domani e sabato prossimi sull’isola azzurra, Alessio Rossi, presidente nazionale del movimento confindustriale che raggruppa circa 13 mila iscritti under 40, ha espresso una posizione fortemente critica rispetto alle misure previste dal Governo gialloverde in tema di sviluppo e lavoro nella legge di Bilancio. Governo che, a quanto pare, stenta ad avviare il confronto con gli industriali, sia giovani che senior.
«Il ministro del lavoro Luigi Di Maio, da noi invitato, - ha rivelato Rossi sollecitato dai giornalisti - ci ha comunicato che non interverrà, mentre quello all’Economia, Giovanni Tria, non ha ancora dato conferma. Starà aspettando che qualcuno gli dia via libera. Ci sarà invece il ministro agli Affari europei, Paolo Savona, col quale, sono sicuro che avremo un interessante confronto, considerando che non ha propriamente la nostra stessa linea in fatto di Europa». Tema che dà proprio il titolo al Convegno: «Uniti, l’Europa che siamo» (per cui è stato creato l’hastag #uniti) e che «è stato scelto – ha sottolineato Rossi – perché l’idea di uscire dalla moneta unica sembrerebbe scongiurata, ma il condizionale è d’obbligo. E in vista delle elezioni europee del 2019, non possiamo rischiare che prevalgano i cosiddetti sovranisti grazie a una campagna elettorale già partita, fatta di slogan che mistificano la realtà. L’Europa, è il primo mercato mondiale per le imprese italiane: dei 55 miliardi di euro in merci, beni e servizi esportati, ben il 50 per cento deriva da esportazioni verso paesi europei». L’Unione europea rappresenta per i Giovani di Confindustria anche uno strumento attraverso cui lo Stato può reperire fondi da destinare allo sviluppo, soprattutto del Mezzogiorno.
«In base al documento provvisorio di cui disponiamo in questo momento, nella legge di bilancio – ha specificato il presidente - non ci saranno misure per il Sud mentre i fondi europei ci consegnano nella programmazione circa 34 miliardi da spendere per unire il Meridione al resto d’Italia, così come merita e come diciamo da troppo tempo. L’Unione europea non è il nemico, che è invece rappresentato dalla cattiva gestione
Ci sarà il ministro Paolo Savona, con lui confronto sull’Europa
amministrativa e dalla burocrazia».
In linea con la posizione di Confindustria nazionale, Rossi ha poi criticato aspramente la bozza della legge di Bilancio: «Su una manovra di circa 37 miliardi, solo 4 sono previsti per la crescita. Non possiamo permetterci una manovra a debito che ipoteca il futuro delle generazioni attuali e di quelle future senza creare posti di lavoro e serva solo a pagare misure di assistenzialismo e campagna elettorale. La quota 100, il reddito di cittadinanza e la nuova flat tax non spingeranno le aziende ad assumere come invece potrebbe fare, ad esempio, una decontribuzione per le nuove assunzioni». Da Capri i Giovani industriali lanceranno anche una proposta al Governo per le start up che – ha ricordato Francesco Giuseppe Palumbo, presidente Giovani Campania - «non sono contemplate nella manovra pur essendo generatrici di posti di lavoro». E proprio per le start up a Capri si rinnova la Start up Competition. I 10 progetti selezionati su 120 giunti avranno l’occasione di presentarsi a potenziali investitori. La start up vincitrice riceverà un premio di 10 mila euro. Preludio della due giorni di meeting saranno i workshop in programma domani che avranno come temi «Porti e aeroporti, il ruolo delle infrastrutture per lo sviluppo dei territori» e il programma Industria 4.0.
Con i fondi europei ci sono 34 miliardi da spendere per il Meridione