Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Baby-stalker
Orribile reato, lo stalking. Orribile perché ha sempre (almeno) due vittime, chi è ossessionato ma anche chi ossessiona, una mente che perde il senso della realtà e delle proporzioni e diventa invasa da un unico pensiero, senza pause e senza requie, una forma di strisciante inconsapevole follia che può sfociare nel sangue o nella violenza fisica che non fa più paura di quella morale. Quando questa condizione orribile colpisce un ragazzo di sedici anni, che per una storia cominciato sui social e poi finita decide di invadere la vita di una quindicenne e della madre, dopo aver conosciuto la febbre di una ingestibile gelosia, si rimane ancora di più impressionati. E ci si chiede dove siano i germi di questa malattia nella vita quotidiana.