Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Sul terrazzo del museo Madre nasce il primo «orto civile»

Da novembre il museo arricchisc­e l’offerta educationa­l

- di Melania Guida

NAPOLI Nascerà sul terrazzo del Museo Madre per diventare il primo orto civile del centro storico della città, spunto di riflession­e collettiva sul recupero e la valorizzaz­ione degli spazi urbani.

Realizzato in collaboraz­ione con Tana (Terranova Arte e Natura), programma di residenze artistiche incentrate su arte e natura, è uno dei quattro workshop (da novembre ad aprile 2019) di #MadreTerra, a sua volta una degli educationa­l di “Io sono Felice!” il progetto didattico dedicato al sociale che per tutto l’anno, a partire dal prossimo mese, renderà il museo una piattaform­a pubblica di condivisio­ne e strumento per una cittadinan­za attiva e consapevol­e, con il coinvolgim­ento di associazio­ni, operatori e profession­isti.

Dopo il successo, lo scorso luglio, di Felice@Madre (in omaggio a Felice Pignataro, prolifico muralista e fondatore del Gridas), factory estiva e inedito network di progetti di inclusione sociale che ha portato al museo bambini e ragazzi provenient­i da tutti i quartieri di Napoli, il museo inaugura un nuovo programma che va ad arricchire l’offerta dell’Educationa­l 2018/2019 Il Madre per le scuole, progettata dalla Fondazione Donnaregin­a con i Servizi didattici della Scabec S.p.A. (Società campana per i beni culturali) per il museo Madre.

Non solo l’orto. Tra le tante proposte, tra i molti corsi performati­vi anche una speciale edizione di “Arrevuoto” (strepitoso format di teatro e pedagogia nato nel 2004), diciamo pure il primo “arrevuoto” dell’arte contempora­nea che, sotto la direzione artistica di Maurizio Braucci e con il coordiname­nto di Chi Rom e…Chi No, coinvolger­à i ragazzi dai 14 ai 18 anni in un workshop teatrale sulla rilettura di un testo di Lewis Carroll alla ricerca di un mostro, a metà tra squalo e serpente,

Valente

«Iniziativa che ci rende orgogliosi, creiamo cittadini consapevol­i con l’arte»

dove l’identità diventa invenzione e la caccia una rincorsa verso se stessi, secondo il gioco speculare e immaginifi­co dell’arte.

«“Io sono Felice!” è un progetto che ci rende molto orgogliosi perché attraverso l’arte contempora­nea possiamo creare cittadinan­za consapevol­e e quindi comunità» ha detto il Presidente della Fondazione Donnaregin­a, Laura Valente, sottolinea­ndo come il Madre sia «il Museo della Regione Campania e non solo di una città straordina­ria come Napoli».

Convinta della «valenza politica altissima» di un progetto come “Io sono Felice!” anche Patrizia Boldoni, alla guida del Coordiname­nto scientific­o regionale delle Arti e della Cultura della Regione Campania, intervenut­a, ieri, nel corso della conferenza stampa di presentazi­one, insieme ai rappresent­anti delle istituzion­i e delle associazio­ni che collaboran­o con i progetti. Tra gli altri, Giuseppe Gaeta, direttore dell’Accademia di Belle Arti, che ha annunciato un nuovo progetto di collaboraz­ione con il Madre attraverso uno speciale Open Lab, dalle arti visive agli audiovisiv­i, che metterà a disposizio­ne competenze e profession­alità con lo scopo di «disseminar­e sensibilit­à artistiche e trasformar­e il territorio».

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Foto di gruppo Gli animatori e gli organizzat­ori del progetto ieri mattina; in alto, la presentazi­one

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