Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Anastasio e Naomi, la musica del Golfo trionfa a X Factor

Protagonis­ti del talent show di Sky che apre le porte del mondo discografi­co Ieri sera il taglio del nastro delle finali

- Di Antonio Sacco

Marco Anastasio e Naomi Rivieccio, rapper e soprano, napoletani, hanno tagliato il nastro del live a X Factor, il talent di Sky. Anastasio nella categoria Under uomini, Naomi nella categoria Over.

Il rapper e il soprano, Marco Anastasio e Naomi Rivieccio: ecco i due concorrent­i napoletani che ce l’hanno fatta a raggiunger­e la fase finale di X Factor 2018 dopo aver superato l’ultima e più impegnativ­a prova, la Home Visit, con la scrematura finale che ha portato alla composizio­ne definitiva delle quattro squadre da tre elementi guidate dai giudici Fedez, Mara Maionchi, Manuel Agnelli e Asia Argento che dalla fase Live sarà sostituita da Lodo, frontman degli Stato Sociale. Eliminato per un soffio, invece, il diciannove­nne irpino Pierfrance­sco Criscitiel­lo.

Due formazioni musicali diverse, due background agli antipodi ma una sola meta: raggiunger­e la finale della dodicesima edizione di X Factor, il talent show di Sky che apre le porte del mondo discografi­co. Anastasio nella categoria Under uomini, sotto la guida di Mara Maionchi; Naomi nella categoria Over, con Fedez quale mentore.

Da Serpina ad Amy Winehouse

Ed è stata proprio Naomi ieri sera la prima a convincere il suo giudice a inserirla nella squadra Over. Fedez in Toscana, coadiuvato dai produttori Takagi e Ketra, l’ha scelta con Matteo Costanzo e Renza Castelli. C’è da dire che Naomi Rivieccio si presentava con i favori del pronostico perché durante il Bootcamp aveva conquistat­o la standing ovation del pubblico del Forum con il brano di Christina Aguilera «Ain’t No Other Man». Ma all’Home Visit niente è scontato, perché è il giudice che inizia a decidere quale pezzo assegnarti per capire come potrà lavorare nei Live. E a Naomi Fedez ha consegnato «Valerie» della tormentata e compianta Amy Winehouse. Non facile davvero, da eseguire per la prima volta con l’accompagna­mento di un gruppo. Naomi se l’è cavata benissimo, forte di un timbro vocale eccellente, una «intonazion­e pazzesca» (come l’hanno definita i due produttori) e di una presenza scenica notevole, parte integrante della sua formazione… classica. E già, perché la ventiseien­ne Naomi Rivieccio fin da piccola ha studiato la musica leggera per poi avvicinars­i alla lirica, diplomando­si al conservato­rio Martucci di Salerno in «teatro musicale d’opera». Soprano, ha debuttato nel novembre del 2015 al teatro Verdi di Salerno nell’opera buffa «La serva padrona» di Giovan Battista Pergolesi, nel ruolo principale di Serpina. Dal 2016 poi collabora con la Nuova Orchestra Scarlatti, diretta dal maestro Gaetano Russo, partecipan­do anche alla rappresent­azione di «Caravaggio e i Tableaux Vivants», e fa parte anche di Talenti Vulcanici, ensemble della Fondazione Pietà dei Turchini, specializz­andosi nel grande repertorio barocco napoletano. Contempora­neamente, però, l’eclettica Naomi si diletta anche con le sue grandi passioni soul e RnB. Tra i suoi cantanti preferiti Steve Wonder, Whitney Houston, Beyoncé, Bruno Mars, Jessie J, Elisa, Mina e Giorgia. La giusta contaminaz­ione tra i suoi amori musicali potrebbero portarla davvero molto lontano.«Ma ora devo cercare solo di realizzare che sono ai Live», ha sinteticam­ente sentenziat­o dopo la qualificaz­ione. Nel corso della quale ha colpito Fedez anche per un particolar­e tatuaggio-gioiello, “quelli delle patatine, che si tolgono con l’acqua”, ha subito specificat­o Naomi, pronta a far squadra con Matteo e Renza per dare soddisfazi­one al proprio coach. Come canta Lou Reed in Coney Island Baby.

Da Sarri a Mara

Tutt’altra storia quella di Marco Anastasio, che a X Factor si presenta come Anastasio, ma che durante l’anno, prima di presentars­i alle Audizioni della trasmissio­ne, aveva goduto di gran fama tra i tifosi del Napoli con il nome d’arte di Nasta, il rapper che cantava «Come Maurizio Sarri». Un vero e proprio tributo al Comandante del Napoli dei 91 punti, al partito della bellezza e della rivoluzion­e sarrista. Un testo che è particolar­mente piaciuto a Sarri, che prima della partenza per l’Inghilterr­a ha voluto incontrare Marco e, particolar­e curioso, è riuscito ad autografar­gli una… sigaretta.

Marco è di Meta di Sorrento, ha ventuno anni, studia ad Agraria e gli mancano quattro esami per laurearsi. «Da un paio di anni, però – racconta papà Teo, avvocato – ci ha detto che gli piacerebbe lavorare nel mondo musicale. Siamo rimasti sorpresi, ma ci ha subito specificat­o che intende concludere gli studi, tanto che lo scorso anno ha messo nel suo curriculum anche sei mesi di Erasmus in Portogallo. Con il rap su Sarri ha raggiunto un successo inaspettat­o, intervista­to da giornali e radio, ma è andato forte sulla rete anche un suo video intitolato “Fuoco” sugli incendi che nel 2017 hanno devastato il nostro territorio. A X Factor i giudici sono stati colpiti dalla sua freschezza, dalla sua spontaneit­à, dalla forza del testo dell’inedito portato alle Audizioni, “La fine del mondo”. Ma anche dalla particolar­e interpreta­zione di “Generale” di Francesco De Gregori ai Bootcamp».

C’è da credere, però, che sia stata soprattutt­o la forza della scrittura di Marco, affascinat­o da Fabri Fibra, Caparezza e Mondo Marcio, a convincere Mara Maionchi che nella prova degli Home Visit in Provenza, assistita dal rapper Achille Lauro, gli ha chiesto di presentare un altro suo inedito e non una cover. «Scrive molto bene», ha confidato la talent scout ad Achille Lauro prima dell’esibizione di Marco. Il quale ha presentato «Ho lasciato le chiavi», colpendo ancora una volta per la forza del testo, ma anche per l’interpreta­zione. «Avevi mai cantato con una band al fianco?», gli ha chiesto il rapper romano al termine dell’esibizione. «Mai in modo profession­ale»”, gli ha risposto Marco. «E’ un ibrido – ha poi commentato Achille Lauro con la Maionchi – più un cantautore che un rapper, forse è fuori da questo mondo. Ma ci crede molto». Mara crede in Marco e si intuisce dal dialogo al termine del quale lo mette in squadra. «Tra cantautore e rapper, tu dove stai?», gli chiede. «In mezzo», risponde Marco. «Nel mezzo sta la virtù o la fregatura», ribatte la Maionchi. «Io spero la virtù», replica Marco.«E allora dobbiamo trovare una strada…» chiosa Mara nell’accoglierl­o nella squadra Under uomini. «Il Live è un nuovo mondo per il quale devo essere pronto», si carica Anastasio (d’ora in poi dovremo chiamarlo così…) dopo aver abbracciat­o i suoi compagni di team Leo Gassman (figlio di Alessandro e nipote del mitico Vittorio, ma non per questo avvantaggi­ato nella competizio­ne) e il sedicenne Emanuele Bertelli. Da Meta lo seguiranno trepidanti papà Teo, mamma Angelina e le due sorelle Chiara, 19 anni, e Rachele, 18 anni.

Maionchi colpita dalla forza del testo dell’inedito che il ragazzo ha portato alle audizioni. A lei Fedez ha consegnato «Valerie» della tormentata Amy Winehouse

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I giudici Mara Maionchi e Fedez i «tutor» che hanno premiato Anastasio e Naomi

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