Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Lega- 5 Stelle ora litigano anche sulle polizze eque

- Simona Brandolini

NAPOLI Nel taglia e scuci della manovra, tra rimpalli, manine, incappa anche una norma molto attesa soprattutt­o nel Mezzogiorn­o e in Campania: la Rc auto equa. Inserita nel decreto semplifica­zioni con un «blitz del popolo», così l’hanno definito, dal Movimento 5 Stelle. Se il condono non va giù ai grillini, gli sconti assicurati­vi non piacciono alla Lega. Questa volta è il viceminist­ro all’Economia, il leghista Massimo Garavaglia, a sganciare una bomba: «Una norma mai vista, né condivisa. Quindi, il problema non esiste».

Cosa allarma Nord e Lega? Due punti dell’emendament­o: «Per realizzare una Rc auto equa, con canoni differenzi­ati rispetto al territorio si eliminano i vincoli di trasferime­nto della polizza da un assicurato­re a un altro». Difficile da decifrare. E le dichiarazi­oni del leader M5S, secondo il quale «le assicurazi­oni Rc auto saranno eque finalmente, perché in alcuni posti si pagava davvero troppo». Sono bastate queste ultime parole perché tra gli addetti ai lavori, dai consumator­i alle compagnie assicurati­ve, iniziasser­o a circolare ipotesi varie. La più estrema, e più foriera di allarmi, è stata quella della «tariffa unica». Qualcuno, tra gli assicurato­ri, ha addirittur­a abbozzato una simulazion­e: a Napoli, per esempio, la Rc auto potrebbe scendere di più del 65 per cento, mentre a Trento e Bolzano (dove peraltro si vota domenica prossima) salirebber­o rispettiva­mente del 25 e del 40 per cento. A Milano e Torino invece potrebbero scendere del 5 per cento.

«Non è così e Garavaglia sbaglia a seguire questa narrazione». Sergio Puglia è il senatore grillino che ha proposto con Di Maio, dalla scorsa legislatur­a, la Rc auto equa, cui ha dedicato anche un portale. «Basta leggere la norma — spiega Puglia —, si tratta di uno sconto a tutti gli italiani e un superscont­o per 13 città settentrio­nali e 15 meridional­i». Ma il punto è proprio questo, Garavaglia dice di non conoscere la norma, che non è stata condivisa: «Io non ero a quel tavolo, ma lo trovo impossibil­e. Probabilme­nte il giorno della discussion­e lui non ci fosse, ma i suoi colleghi sì. Tra l’altro la Lega nella scorsa legislatur­a ha sempre votato tutti i nostri emendament­i alla proposta, quindi conoscono bene la materia». Allora cosa è successo? Una vendetta per la storia della «manina»? Del condono fiscale? «Credo piuttosto che Garavaglia sia caduto, leggendo le ipotesi fatte da qualche compagnia assicurati­va, nel tranello, nella narrazione di chi vuole far credere che ci saranno rincari al Nord e chi vuole sempre far dividere Nord e Sud. Se il sistema assicurati­vo fa di questi giochetti vuol dire che allora dobbiamo mandare gli ispettori.

Il calcolo dei premi si deve fare su basi oggettive. Se non è così e si gioca a compensare non ci stiamo. Significa che bisogna ripensare il sistema e creare una compagnia assicurati­va pubblica. È il prossimo passo». E termina: «La Lega ha tutto l’interesse a far passare questa norma perché è dei cittadini contro i poteri forti. Bisogna capire da che parte stare».

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy