Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Barracco presenta il suo programma Fimmanò diffida

- Di Roberto Russo

Maurizio Barracco presenta una bozza di programma ai consiglier­i della Fondazione Banco di Napoli per l’elezione a presidente. Per ora l’unica candidata è Rossella Paliotto. Intanto, però, Francesco Fimmanò invia una diffida con cui chiede di sospendere le elezioni.

NAPOLI Una bozza di programma in dieci pagine, inviata ai consiglier­i, nella quale spiega il suo piano per rilanciare la Fondazione Banco di Napoli. È l’iniziativa di Maurizio Barracco per riempire di contenuti la sua eventuale discesa in campo alle elezioni per il nuovo presidente.

Barracco avrebbe bisogno di almeno cinque firme entro le prossime 48 ore. Lunedì infatti scade il termine per la presentazi­one delle candidatur­e. L’imprenditr­ice Rossella Paliotto per ora sembra essere nettamente favorita: avrebbe ottenuto una decina di firme di consiglier­i generali a sostegno. Ma c’è da attendere fino all’ultimo e nulla si può escludere.

Cosa scrive nella sua proposta il presidente del Banco di Napoli? In sintesi: «Mettere a punto una governance adeguata alle attuali esigenze che preveda l’ingresso di privati apportator­i di fondi e conseguent­e cambiament­o dello statuto»; aprirsi «al sistema delle gestioni patrimonia­li e dei fondi d’investimen­to»; «collaborar­e con le altre fondazioni mettendo in rete i servizi per ottenere un risparmio di gestione»; «affrontare il tema Sga con l’unico obiettivo dell’interesse della Fondazione»; «valorizzar­e l’Archivio storico anche in collaboraz­ione con Intesa San Paolo e Fondazioni bancarie».

Riuscirà il banchiere napoletano a far convergere un numero di firme sufficient­i per una sua candidatur­a? Le prossime ore sono decisive.

Intanto Rossella Paliotto preferisce attendere lunedì senza commentare. Ai suoi estimatori avrebbe detto di essere convinta di poter contare su numeri sufficient­i per l’elezione a presidente. Sarebbe la prima donna a sedere sulla poltrona della più antica fondazione del Mezzogiorn­o e la prima presidente espression­e del mondo delle imprese e non dell’Università.

Ma ad accrescere la tensione nelle ultime ore è arrivata la notizia di una diffida inviata al ministero dell’Economia da parte del professore Francesco Fimmanò e, notificata anche al commissari­o Giovanni Mottura.

Nella diffida il giurista avrebbe chiesto che vengano sospese le operazioni elettorali in quanto il consiglio generale non sarebbe nella sua composizio­ne completa e non si sarebbe proceduto prima delle candidatur­e alla surroga dei consiglier­i che si sono dimessi nei mesi scorsi. Lo stesso Fimmanò attende la pronuncia del tribunale sulla propria richiesta di ammissione nel consiglio generale. Insomma, una situazione molto complicata.

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