Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Fece ammazzare madre coraggio, preso il mandante
NAPOLI «Il barbaro agguato nei confronti di Matilde Sorrentino, trucidata sull’uscio della propria abitazione per vendicarsi della sua coraggiosa denuncia, rappresenta la piena espressione di una personalità criminale pronta a ideare, organizzare e attuare, in ogni momento è alla prima occasione utile, azioni di inaudita violenza e ferocia».
Per questo motivo il gip di Torre Annunziata Giovanni de Angelis ha disposto la detenzione di Francesco Tamarisco, 45 anni, capo di un gruppo camorristico locale. Tamarisco è ritenuto il mandante dell’omicidio di Matilde Sorrentino, assassinata a 49 anni perché aveva denunciato il terribile giro di pedofilia del Rione dei poverelli; suo figlio Salvatore era uno dei bambini drogati, violentati e filmati dalla banda di pedofili che aveva come base il III circolo didattico. L’esecutore materiale, Alfredo Gallo, è già stato condannato definitivamente all’ergastolo; quando sparò a Matilde mirò alla bocca, non a caso. Tamarisco, al quale l’ordinanza di custodia cautelare è stata notificata da 8 carabinieri, faceva parte della banda di pedofili e condannato in primo grado, ma poi assolto in appello.
Le indagini sono state riaperte in seguito alle dichiarazioni di un pentito alla Dda. A queste dichiarazioni se ne sono aggiunte altre, riscontrate poi dagli accertamenti patrimoniali sul conto di Gallo e dei suoi familiari: dal momento dell’arresto ogni mese Tamarisco gli ha versato almeno 500 euro per consentirgli di pagare fior di avvocati, ma non solo. Racconta un cugino del killer senza essere intercettato: «La zia mi diede due buste con i panni di Alfredo. Tutti Armani, eh, Trussardi... Tutti i panni di Alfredo».