Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Marciani: «Al Madre campi estivi e natalizi per avvicinare i giovani all’arte contemporanea»
NAPOLI «L’idea è nata dal nome, dal Madre, che non può non ispirare un senso di accoglienza. Da qui, “Io sono Felice!”: il nuovo progetto didattico della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee dedicato all’integrazione sociale».
Chiara Marciani, assessore regionale alle Pari opportunità e alla Formazione, parla del progetto che per tutto l’anno renderà il museo una piattaforma pubblica di condivisione per una cittadinanza attiva e consapevole, con il coinvolgimento di operatori sociali, professionisti ed associazioni.
Quali altre iniziative a scopo sociale e per le politiche di inclusione prevedete di realizzare nel Museo Madre?
«I campi estivi, che finora abbiamo organizzato presso lo zoo, potrebbero essere riformulati in chiave culturale per incentivare l’approccio dei ragazzi con l’arte contemporanea e l’espressività artistica. Potremmo dividere l’impegno tra zoo e Madre per la prossima estate. Ma anche prima: penso alle vacanze di Natale, coinvolgendo quindi i più giovani in attività legate alla fruizione e alla creatività artistica».
Finalmente lontani dall’idea del museo come mero contenitore che mummifica
l’arte?
«Sicuramente. Del resto l’arte contemporanea, compreso il dibattito sulla deperibilità del materiale che viene spesso impiegato nelle opere, spinge sempre di più verso una fruizione meno tradizionale e contemplativa e più “vissuta”, diciamo così, o fisicamente coinvolgente. Quindi è anche il contesto ad assumere una funzione stimolante».
Oltre il Madre?
«Ci avviamo ad investire 18 milioni di euro sui cosiddetti progetti duali destinati a quei ragazzi che hanno abbandonato la scuola dopo la terza media e per evitare che debbano perdere altri due anni, di solito parcheggiati in una scuola superiore, per assolvere all’obbligo scolastico. Li avviciniamo al mondo del lavoro con la partecipazione a corsi professionalizzanti. La sperimentazione è già partita con 9 progetti».
Cosa imparano, in particolare?
«A Scampia il corso è frequentato da ragazze che vogliono diventare sarte. A San Giovanni si impara a diventare operatori turistici. A Castellammare, invece, la scuola è per elettricisti. A Mariglianella si diventa estetiste. Tra una quindicina di giorni sarà pubblicata la graduatoria per i nuovi corsi ai quali parteciperanno circa mille ragazzi dai quindici anni in su. I progetti sono realizzati in partenariato con le imprese. Pertanto contiamo per il futuro che vi sia una connessione diretta con le possibilità occupazionali».