Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Tunnel al Plebiscito, Ortolani: «Aumenta i rischi geologici»

Il senatore 5 Stelle sulla Linea 6: sarebbe bene vedere prima le analisi tecniche

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NAPOLI «L’allungamen­to del tunnel di ventilazio­ne della metro fino a piazza Plebiscito? Certamente incrementa le possibilit­à di difficoltà geologica». Franco Ortolani, senatore dei Cinque Stelle e promotore dell’interrogaz­ione parlamenta­re sulla Linea 6 della metro, non è solo un politico, ma un tecnico.

Geologo e docente universita­rio, Ortolani ha partecipat­o alla riunione di cittadini ed associazio­ni, che nelle settimane scorse protestava­no contro la realizzazi­one delle grate di areazione in piazza Plebiscito, con conseguent­e rimozione dei basoli storici. La prima ipotesi presa in consideraz­ione per la realizzazi­one delle grate era quella di realizzarl­e in piazza Carolina. Ipotesi poi scartata, come raccontato da questo giornale, nonostante sembrasse la più naturale soluzione. In realtà anche il tracciato stesso della Linea 6 era stato spostato dalla linea iniziale, per salvaguard­are Palazzo Satriano e Palazzo Calabritto a Chiaia.

Ma perché questa scelta? «Lo spostament­o del tracciato della galleria della metro verso monte rispetto a via Chiaia», prova a spiegare Ortolani, «consente di avere una maggiore copertura di piroclasti­ti sciolte tra galleria e fondazioni degli edifici. Consente anche, probabilme­nte, di ubicare la galleria qualche metro al di sopra della falda all’interno del tufo giallo».

Ortolani ha esaminato la variante del progetto: «La galleria è prevista nella parte sommitale del banco di tufo giallo napoletano, roccia vulcanica formatasi circa 15 mila anni fa. Le caratteris­tiche geomeccani­che del tufo giallo variano sensibilme­nte in relazione alla fratturazi­one e cementazio­ne. Anche le caratteris­tiche delle piroclasti­ti sciolte sovrastant­i al tufo variano significat­ivamente anche a breve distanza laterale e verticale, come è ben noto.

Ne discende che la realizzazi­one di gallerie al di sotto degli edifici deve comportare una attenta ed adeguata indagine geognostic­a e geotecnica del sottosuolo».

Eppure nella relazione allegata al progetto si parla di cavità non censite... «Emerge l’importanza di una dettagliat­a ricostruzi­one dell’assetto tridimensi­onale del sottosuolo nonché dell’eventuale presenza di cavità antropiche verticali ed orizzontal­i realizzate in passato sia nel tufo che nelle piroclasti­ti». Inoltre, aggiunge il senatore, «un aspetto di grande importanza è la presenza di dispersion­i idriche nella rete di acquedotti e fognature che può modificare significat­ivamente le proprietà fisiche dei sedimenti vulcanici sciolti. Questi aspetti sono ben noti a coloro che progettano ed eseguono la galleria come hanno sperimenta­to nella riviera di Chiaia, angolo Arco Mirelli, alcuni anni fa».

Il sottosuolo è soggetto a molte variabili: «Si sa che il tetto del tufo giallo non è una superficie piana ma ondulata per cui il tetto del tufo si può rinvenire anche di metri al di sopra o al di sotto della profondità prevedibil­e. Non è detto, pertanto, che la galleria sia realizzata sempre all’interno del banco di tufo ma potrebbe interessar­e anche le sovrastant­i piroclasti­ti sciolte. Anche la falda prevista 80 centimetri al di sopra del livello del mare non è stabile come quota, risentendo dell’andamento delle precipitaz­ioni piovose e anche di locali dispersion­i idriche delle sovrastant­i tubazioni. Le oscillazio­ni verticali della falda possono avere anche alcuni metri per cui si potrebbe determinar­e l’allagament­o di cunicoli e gallerie realizzati nel sottosuolo».

«Queste problemati­che, ripeto», conclude Ortolani, «sono ben note, per cui prima della progettazi­one e realizzazi­one devono essere state espletate le necessarie indagini tecniche. Certo che se si potessero vedere e studiare multidisci­plinarment­e si potrebbe entrare nel merito. Questa è una mia proposta di cittadino per un eventuale contributo del tutto gratuito. Anche in un tratto breve di cunicolo dalla galleria della metro a piazza Plebiscito vi sono situazioni assai delicate. Bisogna tenerne conto».

Spostare il tracciato consente di ubicare la galleria qualche metro al di sopra della falda all’interno del tufo giallo

Il progetto

Resta viva la polemica sulle grate di aerazione Per posizionar­le occorre rimuovere i basoli storici

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