Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Curare per tempo le malattie vuol dire risparmiar­e risorse

- di Marco Trabucco Aurilio

Chi non ricorda il detto «Prevenire è meglio che curare», espression­e che può sembrare scontata, ma che dovrebbe invece essere considerat­a nelle sua straordina­ria modernità, visto che a coniarla fu Bernardino Ramazzini (padre della moderna medicina del lavoro) che nel 1711 con grande lungimiran­za aveva già compreso quale sarebbe stata la sfida futura della sanità mondiale.

Su queste pagine negli anni abbiamo scritto molto sull’importanza della prevenzion­e, sia in termini di benessere della collettivi­tà che, soprattutt­o, come strumento fondamenta­le per la sostenibil­ità presente e futura del nostro tanto amato Sistema sanitario nazionale.

Per farla semplice: con la prevenzion­e si può evitare l’insorgere di diverse malattie o curarle per tempo facendo risparmiar­e risorse che potrebbero, per esempio, essere investite per vincere la sfida contro la patologia del millennio, il tumore, o per trovare una cura per quelle che ancora non la hanno.

Oggi vogliamo provare a lanciare una proposta operativa per portare la prevenzion­e tra i banchi di scuola: il medico in classe.

Gli specializz­andi universita­ri delle facoltà di Medicina potrebbero dedicare una parte del loro tirocinio formativo in questo “servizio alla comunità” promuovend­o corretti stili di vita e diventando certamente un punto di riferiment­o per i giovani alunni rispetto alle tante domande in ambito sanitario che spesso per timore o negligenza non trovano risposta.

La salute delle future generazion­i è minacciata, infatti, da problemi , alcuni emergenti, come la crescita esponenzia­le dell’obesità infantile che interessa non meno di 41 milioni di bambini nei Paesi avanzati, e che nell’ultimo decennio è diventato un emergenza anche in Italia.

Il medico in classe potrebbe contribuir­e a promuovere la “cultura della prevenzion­e” rendendo parte attiva i giovani anche su un tema fondamenta­le come il progressiv­o calo della vaccinazio­ni che ha investito l’Italia in questi ultimi anni dovuto, - ne sono convintoad un ‘ enorme carenza di informazio­ne e coinvolgim­ento delle famiglie , lasciando facile presa al dottor web ed ai profession­isti delle fake news.

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