Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Psicologi, la parola d’ordine è La «Settimana del benessere» senza urti
Il presidente dell’Ordine: «Costruita negli anni una rete sociale che si allarga e si rafforza»
Si è tenuta nel segno della «resilienza» la IX edizione della Settimana del benessere psicologico, evento organizzato dall’Ordine degli psicologi della Campania.Nei metalli la resilienza è la capacità di assorbire un urto senza rompersi, nella psicologia è invece la capacità di un individuo di affrontare e superare un evento traumatico o un periodo di difficoltà. Discorso ancor più interessante per una regione come la Campania che, stando ai dati, è chiamata quotidianamente a mostrarsi resiliente.
L’esempio lampante riguarda le nuove generazioni: l’ultimo rapporto Svimez segnala l’esodo impressionante di giovani verso il Nord o altri Paesi europei. Oltre 50 mila laureati campani hanno fatto le valigie dal 2006 al 2016, costruendosi una nuova vita lontano da casa. L’altra faccia della medaglia è quella di chi, con altrettanta fatica e determinazione, prova a resistere, adattandosi anche a condizioni di lavoro e di vita poco dignitose. Alla base di queste storie ci sono una serie di fattori che chiamano in causa la resilienza. Le difficoltà sul piano occupazionale rappresentano sicuramente lo stimolo maggiore per chi va via e un elemento di stress e di insoddisfazione per chi resta.
Nei livelli di qualità di vita dei cittadini campani pesa anche una grave carenza di servizi, in alcuni casi completamente assenti, e la negazione di diritti fondamentali, come la salute, che restano lettera morta quando i principi sanciti dalla Costituzione si scontrano con la realtà dell’assistenza offerta dal pubblico.
«Tutto questo ha un peso determinante sulla qualità di vita e sulle relazioni che sono alla base della nostra convivenza», spiega la presidente dell’Ordine degli psicologi, Antonella Bozzaotra. «Di fronte a un quadro così comvedono plesso, il nostro contributo va in due direzioni: innanzitutto tornare a discutere e a riflettere con i cittadini, le istituzioni e tutti gli attori che operano sul nostro territorio; accanto a questo crediamo che il benessere non possa essere calato dall’alto o frutto dell’iniziativa di pochi. Per questo abbiamo costruito negli anni una rete sociale che nel tempo si allarga e si rafforza. Siamo partiti dialogando con i Comuni, poi con le scuole e da quest’anno coinvolgiamo anche altri 25 ordini professionali».
La sfida è quella di condividere competenze e confrontarsi sulle questioni che professionisti diversi lavorare fianco a fianco.
«Basti pensare alle interazioni continue che gli psicologi hanno con gli avvocati, con i medici, i farmacisti, i biologi», fa notare Bozzaotra. «Chiediamoci anche cosa può significare l’apertura di un dialogo con gli architetti o con gli ingegneri per immaginare città più vivibili, o con i giornalisti, che si trovano ad affrontare argomenti sensibili come la violenza o la salute mentale e che hanno un ruolo di grande responsabilità nella formazione delle coscienze.
I dati del ministero dell’Interno dicono che molti reati sono in calo e che la vera emergenza riguarda le donne: su questo è necessario stringere un patto sociale, ognuno nel proprio ambito di competenza, per fare in modo che i riflettori restino sempre accesi e per evitare che un caso di femminicidio o di violenza domestica diventi qualcosa di ‘normale a cui le nostre coscienze sono tristemente abituate».
Da evento di promozione della professione, la Settimana del benessere diventa quindi il punto di partenza di un dialogo che va alimentato durante tutto l’anno. Parallelamente a durante la Settimana del benessere gli psicologi continuano ad offrire servizi e competenza, per esempio con l’iniziativa Studi aperti, che consente ai cittadini di prenotare un primo consulto gratuito con gli oltre 400 psicologi che hanno aderito.
Un percorso tra salute e cultura, che è un elemento decisivo di riscatto: per il terzo anno l’Ordine ha organizzato un concerto gratuito in un luogo simbolo della città come il Teatro Trianon. Dopo il Sestetto Stradivari e l’orchestra Sanitansamble, si sono esibite le Ebbanesis, due ragazze napoletane che sono un esempio di resilienza, perché attraverso il talento e l’autopromozione sui social sono riuscite a ritagliarsi uno spazio importante.
La sfida Lavorare fianco a fianco con medici, avvocati e giornalisti