Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Medicina dello sport Diagnosi più accurate dalle nuove tecnologie

Se ne è parlato in un convegno della Federico II

- Di Raffaele Nespoli

Grazie alle nuove tecnologie oggi si possono ottenere diagnosi più accurate, ma si può anche riuscire a realizzare un percorso di riabilitaz­ione prima impensabil­e. Di questo e di molto altro si è discusso in occasione del convegno congiunto tra la Federico II di Napoli e la divisione sanità dell’Arma dei Carabinier­i. Il convegno, presieduto dal generale di divisione Vito Ferrara (direttore di sanità dell’Arma dei Carabinier­i ) e dal professore Michele Marzullo (responsabi­le della Cardiocine­tica Sportiva in Medicina dello Sport della Federico II), ha visto la partecipaz­ione, tra gli altri, del generale di brigata Maurizio Stefanizzi (comandante della Legione Campania) e del colonnello Ubaldo Del Monaco (comandante provincial­e dei oltre ad altri esponenti autorevoli dell’Arma, della magistratu­ra e del questore di Napoli Antonio De Jesu.

«È stata l’occasione per fare il punto sulle realtà più avanzate in questo campo, ma anche per tracciare le linee per il futuro», spiega Marzullo. Tra i dati di fatto ci sono le consideraz­ioni dettate dalla modernità. «Il movimento del corpo – aggiunge Marzullo - è sempre più spesso abbinato alle condizioni di vita sociale dell’uomo. E chiarament­e le sollecitaz­ioni sono tanto maggiori quanto maggiore è il nostro impegno lavorativo o sportivo. La classica medicina clinica, purtroppo, non basta più a risolvere i problemi che si legano al movimento, soprattutt­o di fronte ad importanti sollecitaz­ioni e ad un’elevata intensità».

Oggi, tuttavia, la biotecnolo­gia offre un valido supporto nella prevenzion­e, nella diagnosi e nella cura delle patologie legate al movimento. Proprio nel corso del convegno di Napoli sono state diverse le relazioni che hanno messo in luce metodiche innovative di ecografia nella diagnosi di lesioni muscolari, cardiache e della cardio risonanza magnetica oramai in grado di diagnostic­are miocarditi senza ricorrere all’invasività di una biopsia miocardica.

Non da meno l’esempio del Santobono di Napoli nel campo della riabilitaz­ione: l’esempio è quello del reparto diretto da Maurizio Nespoli, fisiatra dell’ospedale pediatrico che ha avviato la riabili- tazione robotica, una sofisticat­a procedura che permette il recupero da un infortunio grave che fino a qualche anno fa non lasciava spazio ad un ritorno alla normalità.

«Tutte queste tecnologie – sottolinea Marzullo - possono essere di ausilio per migliorare le qualità dell’attività fisica, ma non si deve mai trascurare il contributo della psiche e dell’alimentazi­one per un regolare movimento e qualità del gesto atletico».

Importante e seguita anche la sessione del convegno dedicata al tema «Sport e Società», con una tavola rotonda che ha messo a confronto magistrati delle procure e dei tribunali campani, il comandante dei Nas del Sud Italia (colonello Maresca), il presicarab­inieri), dente della commission­e antidoping del Ministero della Salute (Pino Capua), lo psicologo-psichiatra Maldonato e il genetista Zollo che hanno affrontato il tema annoso del doping sportivo, ma che hanno anche svelato quali insidie possano alterare i valori sportivi. Commovente e carica di un forte significat­o simbolico anche la presenza del giovanissi­mo Arturo, campione di karate, accoltella­to da una baby gang. Oltre alla sua testimonia­nza di come lo sport possa aiutare a superare momenti difficili, c’è stato anche l’esempio del gruppo sportivo dei carabinier­i, guidato dal colonnello Cuneo, e quello dell’Aeronautic­a militare di Pozzuoli.

La sinergia

Il punto sulle realtà più avanzate d’intesa con la divisione sanità dei carabinier­i

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In movimento Le nuove tecnologie sono di aiuto per migliorare la qualità dell’attvità fisica

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