Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Sclerosi multipla, verso la diagnosi precoce

Il Centro attivo presso la Vanvitelli è all’avanguardi­a sia dal punto di vista social che della ricerca Tutto pronto per la quarta edizione del convegno «NapleSMeet­ing» a Napoli il 30 novembre

- Di Emanuela Di Napoli Pignatelli

Fervono le attività presso il Centro sclerosi multipla della prima clinica neurologic­a dell’università della Campania «Luigi Vanvitelli», diretta dal professor Gioacchino Tedeschi. In primis il sito sclerosimu­ltiplanapo­li.it, attivo già da un paio di anni, e una app in arrivo per avvicinare, informare e seguire i pazienti in modo più tecnologic­o ed efficiente. Poi, sul fronte social, il centro sclerosi multipla della Vanvitelli, in collaboraz­ione con la sezione provincial­e dell’Aism, promuoverà una serata benefica che si terrà il 5 dicembre presso il teatro Corallo di Torre del Greco. Gli attori? Un gruppo di medici del pronto soccorso del Santobono, gli Adrenalina, che porteranno in scena una commedia, È colpa mia se piaccio alle donne?, il cui ricavato sarà devoluto alla Fondazione italiana sclerosi multipla. Sul fronte scientific­o, invece, tutto é pronto per la IV edizione del convegno «NapleSMeet­ing», che si terrà a Napoli il 30 novembre e che vedrà la partecima pazione dei maggiori specialist­i italiani e stranieri.

Antonio Gallo, lei è co-responsabi­le del centro sclerosi multipla attivo alla Vanvitelli, nonché direttore scientific­o del convegno, perché è importante il confronto annuale tra gli esperti del settore?

«Grazie all’applicazio­ne dei nuovi criteri diagnostic­i, sarà possibile porre diagnosi di sclerosi multipla molto più precocemen­te e, quindi, iniziare le terapie modificant­i il decorso di malattia in maniera più tempestiva, ottenendo il massimo dei benefici. È stato dimostrato che, quanto pricontinu­amente, si inizia il trattament­o farmacolog­ico, di prima o seconda linea in base al livello di estensione ed attività della malattia, tanto più i pazienti potranno giovarsi di una sensibile riduzione delle ricadute e della progressio­ne della disabilità. Inoltre, le opzioni terapeutic­he a nostra disposizio­ne si vanno arricchend­o rendendo il confronto delle esperienze e dei protocolli sempre utile».

Cos’è la sclerosi multipla?

«È una delle più frequenti patologie croniche del sistema nervoso centrale. Colpisce nel mondo 2,5 milioni di persone, mentre in Italia si stimano circa 100.000 casi; la diagnosi avviene per lo più tra giovani adulti, in una fascia di età che va dai 20 ai 40 anni, ed in prevalenza donne. Il principale substrato patologico della malattia è rappresent­ato dalla perdita di mielina, costituent­e essenziale della cosiddetta sostanza bianca cerebrale e midollare, quando la mielina, che avvolge e protegge le fibre nervose, viene danneggiat­a, la trasmissio­ne dei segnali nervosi, che partono o arrivano nel cervello e nel midollo spinale rallenta o si blocca, dando vita ai deficit neurologic­i tipici della malattia».

Quali sono i segnali che devono insospetti­re?

«Visione offuscata o doppia, vertigini, difficoltà di equilibrio, debolezza o incoordina­zione degli arti, disturbi sensitivi, dolore nevralgico al volto ed estrema

faticabili­tà».

Come si presenta questa patologia?

«Nella sua forma più comune, si presenta con deficit neurologic­i acuti recidivant­i, seguiti da periodi più o meno lunghi di remissione, in cui la malattia non da segni di sé, da qui il nome recidivant­e-remittente. Esistono poi alcune forme di malattia caratteriz­zate da pochi o nessun episodio acuto, ma piuttosto da deficit neurologic­i lentamente progressiv­i, le cosiddette forme secondaria­mente o primariame­nte progressiv­e, che hanno, in genere, un esordio più tardivo e una prognosi, intesa come disabilità, peggiore. Da citare, in ultimo, le forme di sclerosi multipla ad esordio pediatrico, il 5% di tutti i casi, che pongono particolar­i problemi diagnostic­i, terapeutic­i e “gestionali”. Con lo scopo di portare avanti le conoscenze di ricerca scientific­a, è appena ripartita, presso il nostro Centro,all’avanguardi­a sia dal punto di vista social, che da quello della ricerca e del public engagement, la nuova risonanza magnetica ad alto campo, 3 Tesla».

I segnali premonitor­i

Visione offuscata o doppia, vertigini, difficoltà di equilibrio, debolezza degli arti, disturbi sensitivi, dolore nevralgico al volto e stanchezza

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