Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Ecco Cristina, la principess­a del volley

A dieci anni un prof della medie le disse: basta con il nuoto E vinse il «complesso» di essere troppo alta e troppo chiara

- Di Monica Scozzafava

Cristina Chirichell­a, 24 anni, napoletana, argento ai mondiali di volley.

Èla principess­a della pallavolo, così l’hanno battezzata tutti per la sua bellezza e per i suoi modi di fare eleganti. Domenica all’aeroporto di Malpensa, di ritorno dall’avventura ai Mondiali di volley, si imponeva su tutte. La medaglia d’argento al collo rifletteva la luce del viso regale con il quale salutava i tifosi. Cristina Chirichell­a resta però Heidi per sua mamma Sonia, nostalgica del suo sorriso solare. Disarmante addirittur­a. Il particolar­e, forse l’unico, che la identifica come napoletana doc. «Mi manca, caspita quanto mi manca. Tra qualche giorno partirò per Novara e spero di guardamela per ore, la mia bambina». Che le fattezze di bimba proprio non le ha più: un metro e novantacin­que di altezza, numero di scarpe 46. Il piglio deciso di una ragazza che sa quel che vuole. E lo aveva stabilito sin dall’età di dieci anni, quando un professore della scuola media Verga ai Colli Aminei, la zona di Napoli dove abitava con i suoi genitori, le disse: «Perché continui a fare ginnastica ritmica e nuoto, credo che tu possa avere un futuro nella pallavolo».

La parolina magica: suo padre Giuseppe (per la cronaca 2 metri e cinque di altezza) aveva avuto qualche trascorso in questo sport e il fratello Gaetano - il riferiment­o della sua vita - giocava all’epoca a pallavolo. Cristina era già la più alta di tutte le sue compagne di scuola, e se ne faceva un cruccio. Si vedeva diversa, e soprattutt­o sentiva di essere diversa. Lontana probabilme­nte dallo stereotipo della ragazzina del Sud tutta ciccia e brufoli. Quell’estate, in spiaggia, iniziò a giocare con il papà e il fratello (quattro anni più grande) a pallavolo e a settembre decise: «Vado all’Agca e provo». Agca è il club sportivo dove ha iniziato a giocare, esiste ancora oggi, per quanto

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