Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Peculato e riciclaggi­o, chiesto il processo per lady De Mita e figlie

- An. Sa.

NAPOLI Chiuse le indagini sui centri Aias di Avellino, Calitri e Nusco e sull’utilizzo dei fondi destinati alle strutture di assistenza per gli spastici. La Procura irpina ha chiesto il rinvio a giudizio per Anna Maria Scarinzi, moglie di Ciriaco De Mita, e per le figlie dell’ex leader Dc Simona e Floriana. Per i magistrati, i fondi sarebbero stati utilizzati per spese personali o per l’acquisto e la ristruttur­azione di immobili. Nell’inchiesta sono coinvolte altre sette persone. I reati contestati sono peculato, riciclaggi­o, malversazi­one ai danni dello Stato e truffa aggravata. Il 6 marzo è prevista l’udienza dinanzi al gup del Tribunale di Avellino.

L’inchiesta è relativa alla gestione dei fondi degli ultimi anni. La magistratu­ra ritiene ci siano ammanchi, nei centri, per circa sei milioni di euro oltre a irregolari­tà nell’accreditam­ento presso il Servizio sanitario nazionale e l’affidament­o di consulenze da parte di ditte esterne per mascherare quelli che i pm ritengono «stipendi» alla figlie dell’ex presidente del Consiglio. Nei giorni scorsi il tribunale del Riesame ha dissequest­rato le sedi dell’Aias di Nusco e Calitri, ma non è stato ancora risolto il nodo degli stipendi arretrati per circa 40 dipendenti, che vantano dodici mensilità.

C’è da dire che anche Ciriaco De Mita — attualment­e sindaco di Nusco — all’epoca delle indagini varcò il portone di Palazzo di Giustizia di Avellino. L’ex presidente del Consiglio fu convocato dal viceprocur­atore aggiunto Vincenzo D’Onofrio e ascoltato cme persona informata dei fatti. Occorre sottolinea­re che De Mita non figura tra gli indagati.

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IndagataUn­a immagine recente di Anna Maria Scarinzi

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