Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Sentinella sociale

- Di Franco Di Stasio SEGUE DALLA PRIMA

Magari si può discutere su ingaggi da decine di milioni,ma a nessuno viene in mente che lo sportivo ricco sia un ladro. Ci si stupisce che Cr7 guadagni 6 milioni al mese, ma ci indigniamo per lo stipendio dei deputati, che in un anno guadagnano quanto il portoghese in un giorno. Lo sport spesso é riscatto sociale, ma non solo per l’atleta, ma anche per intere nazioni o ancora di più per

intere etnie. Dove non può neanche la guerra, può lo sport. L’atleta più é bravo tanto é più forte del potere.

Alle Olimpiadi di Berlino del 1936, James Cleveland Owens, Jesse, nero dell’Alabama, ridicolizz­ò i nazisti fautori della supremazia ariana, vincendo 4 medaglie d’oro, fra cui quella più prestigios­a,correndo i 100 metri in 10’2. Se avessero saputo capire il messaggio, forse la guerra economica, ma giustifica­ta dall’odio razziale, non sarebbe neanche cominciata. É come se lo sport fosse una sentinella sociale, un antifurto satellitar­e contro l’ottusitá,una risonanza magnetica dell’anima, un aiuto fortissimo per risvegliar­e masse indottrina­te dalle dittature

o assopite dai grandi fratelli vip, o vup (very useless people, gente inutile).

Nei periodi di forte crisi economica, e questo lo é, il potente di turno cerca un capro espiatorio, quasi sempre «esterno». Se l’Italia è in crisi é colpa dell’immigrazio­ne, bisogna avere paura non di non arrivare a fine mese o di non potersi curare, ma degli immigrati. Si cerca di dare un facile bersaglio alla rabbia sociale, e che c’è di meglio di invasori feroci, anche se denutriti, su gommoni sgonfi? Senza avere la lungimiran­za di capire che il mondo sta cambiando, molto velocement­e. Bisogna adeguarsi, non cercare di frenare una svolta epocale.La multietnia è una risorsa, non la causa dei mali.

Ed ecco che lo sport, la sentinella sociale,interviene, in modo emozionant­e e coinvolgen­te, con le splendide ragazze della nazionale di pallavolo. Paola Egonu, Miriam Sylla, italiane fortissime, hanno dato uno scossone alla stupidità etnica, all’ignoranza, al timore. É una bellissima immagine di una Italia sana e serena. E il capitano non poteva che essere una napoletana,l a bravissima e bellissima Cristina Chirichell­a,1,95 (ma le donne del sud non erano corte»?). Che spettacolo, milioni di italiani che non sapevano nulla della pallavolo, pronti a tifare ed a commuovers­i. Forse più che per passione, per la necessità di sentirsi uniti e vincenti, con la sola paura se la palla é dentro o fuori, altro che spread. Magia di uno sport.

In una settimana di manine truffaldin­e»nel governo, mani forti e leali che schiaffegg­iano una palla, anche nel senso metaforico di«palla»,bugia a Napoli diciamo all’anima’ra’pall. Hanno vinto la medaglia d’argento più pregiata e utile che si potesse immaginare, certo l’oro sarebbe stato fantastico, ma la Serbia é squadra forte, e nella competizio­ne ci può stare. Però l’intento del Professor Sport era un altro, la lezione é stata chiara e ben fatta, slides bellissime. Adesso sta ai discenti dimostrare di averla capita, negli esami ai quali la nostra vita ci sottopone ogni giorno.

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