Corriere del Mezzogiorno (Campania)

De Laurentiis rivedrà Cavani: fu una mia grande intuizione

- Donato Martucci

NAPOLI La solita stoccata a Sarri, elogi sperticati ad Ancelotti e anche il problema convenzion­e dello stadio San Paolo che non è stato ancora risolto. Il presidente Aurelio De Laurentiis, a margine dell’elezione di Gabriele Gravina, nuovo presidente della Figc, ha toccato diversi temi: «Ancelotti l’ho voluto in maniera assoluta. Qualcuno aveva forse male interpreta­to il suo arrivo, ho sentito dire delle frasi un po’ scontate e anche maleducate. S’era detto di un Ancelotti arrivato a Napoli per la pensione».

L’empatia è nata subito: «Al primo incontro – ha spiegato De Laurentiis - . Gli avevo dato 9-10 partite per ambientars­i, ma mi sembra ne abbia sbagliate meno di quante io gliene avessi concesse. Sta esprimendo il calcio secondo la sua coscienza e conoscenza. Quando si prendono in mano i giocatori è chiaro che anche il modulo può cambiare e serve tempo». Non è mancata una stoccata a Sarri, anche se lo ha elogiato come tecnico: «Non guardo più Sarri e non ho visto le sue gare al Chelsea. E’ un grande allenatore, e gli auguro di fare la sua strada in Inghilterr­a. Ha dato quello che poteva al Napoli, con lui non abbiamo vinto nulla, peccato. Credo però che nella vita c’è chi gioca per sé stesso e chi per la funzione per la quale è stato ingaggiato. Con questo credo di aver detto tutto». Torna anche sul San Paolo: «Dobbiamo metterci ancora seduti attorno ad un tavolo. Non sabbiamo definito. Se una cosa che vale un x la vogliono far pagare 4-5 x bisogna alzare uno scudo a protezione del club e quando io alzo uno scudo per il club lo faccio per i tifosi. Perché se io butto dei soldi per lo stadio poi devo privarmi di quei soldi per qualche altra cosa come un acquisto, le giovanili o il centro. Perché devo pagare in più? Per gli ultimi due anni mi hanno chiesto un milione e 900mila euro l’anno d’affitto: a quel punto, vado a giocare all’Olimpico. La mia non è una provocazio­ne: il Coni, che due anni fa fu interpella­to dal Comune, allora aveva ritenuta giusta una richiesta di 550mila euro l’anno e lo stadio non era nelle condizioni attuali».

Domani ritroverà Cavani con il Psg: «Ci sarà sicurament­e un abbraccio caloroso. Cavani fu una mia intuizione quando lo strappai al presidente del Palermo e da seconda punta diventò una prima punta». Torna Meret tra i titolari: «In sua assenza Ospina e Karnezis sono crescuti in autostima. Adesso ci ritroviamo con tre portieri veri e questo è un senso di garanzia. Prima ce n’era uno che le giocava tutte (Reina, ndr), il secondo mai e il terzo che distribuiv­a le carte per giocare la sera. Troveranno paritetica­mente spazio perché Ancelotti è uno che ama fare il turn-over».

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Patron Aurelio De Laurentiis sarà domani sera al Parco dei Principi di Parigi

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