Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Ancelotti: «Gioie e dolori della mia Parigi»

«Ronaldo? Ha solo la colpa di essere andato alla Juventus»

- Martucci, Troise

Carlo Ancelotti nel 2013 vinse lo scudetto con il Paris Saint Germain. Il primo titolo dopo 19 anni. Domani da allenatore del Napoli sfiderà i francesi in Champions. «Ricordi belli - dice a France Football - tante gioie ma anche l’addio inevitabil­e. Era un club che voleva crescere. Oggi sono tra i più forti d’Europa».

Qualche giorno fa Paris

NAPOLI Saint Germain-Napoli è iniziata su twitter, i due club si sono stuzzicati e hanno dominato gli ex negli sfottò. Il Psg ha postato un’immagine di Cavani, il Napoli ha risposto con Ancelotti. Entrambi hanno un peso significat­ivo nella storia dei due club, il Matador a Napoli ha realizzato 104 gol, è stato il trascinato­re della prima esaltante avventura in Champions League e della Coppa Italia vinta nel 2012. Il Napoli non portava a casa un trofeo da 22 anni. Il destino è comune, anche per i supporters del Paris Saint Germain Carlo Ancelotti in panchina significa ritorno alla vittoria con la Ligue 1 nel 2013. Il Psg non vinceva il titolo da diciannove anni e da quel momento è iniziato un ciclo che ha portato quattro titoli nazionali in cinque anni. «Ai miei tempi c’era il desiderio di portare una cultura di alto livello, profession­alità e qualità, è bello vedere come cresce il Psg, è uno dei migliori in Europa, può vincere la Champions League», ha sottolinea­to Ancelotti in un’intervista a France

Football. L’allenatore del Napoli domani ritrova la sua Parigi, quella dei successi e dei trionfi. Delle gioie e anche delle pene. Ritrova la città che lo ha formato, che gli ha dato e dove ha vinto. Con il suo stile, le sue conoscenze. Al parco dei Principi da «azzurro» per costruire un team di livello più alto in un campionato che da quest’anno ha accolto un altro dei suoi ex pupilli, l’amico Cristiano Ronaldo. Al quale riconosce grandezza stellare ma da «napoletano» gli imputa: «E’ un grande profession­ista, ha soltanto la colpa di essere andato alla Juventus». «E’ un Napoli diverso dal passato - ha aggiunto Ancelotti ai francesi di France Football - non c’è Maradona ma giovani destinati a diventare grandi. Il Napoli gioca bene da diversi anni, ha già tanta qualità. Io porto un po’ di esperienza, aiuto la squadra ad avere più coraggio e personalit­à». Elementi di cui avrà necessaria­mente bisogno domani sera. La sfida è di quelle proibitive, ma Re Carlo (e lo ha già dimostrato contro il Liverpool) sa il fatto suo. Ne sono convinti anche a Parigi, dove all’epoca Ancelotti arrivò come uno tra gli allenatori più pagati al mondo. L’impatto non fu entusiasma­nte, il Montpellie­r sorpassa il Psg e vince il campionato. La delusione viene metabolizz­ata, Ancelotti si dedica a potenziare l’organizzaz­ione del club, chiama il suo vice storico Paul Clement, a Parigi vive la sua prima esperienza al fianco del papà Carlo anche il figlio Davide, suo principale collaborat­ore nell’avventura napoletana. «Nel centro sportivo non c’era neanche un ristorante, i giocatori arrivavano mezz’ora prima dell’allenament­o e se ne andavano subito dopo», racconta nel libro «Il leader calmo». Nell’estate del 2012 il dg Leonardo fa la spesa in Italia, arrivano Verratti, Lavezzi, Thiago Silva e Ibrahimovi­c. «Se il Psg è diventato il club che è oggi non è merito degli ultimi arrivati ma di Carlo, è stato lui ad iniziare tutto», ha raccontato Ibrahimovi­c, che ha condiviso con Ancelotti il Parisien Project per la crescita del club. L’avventura transalpin­a ha regalato anche dei momenti difficili, come quando l’amico Leonardo, dopo la sconfitta di Nizza, pochi giorni prima della sfida di Champions League contro il Porto gli disse: «Se non vinciamo lei è esonerato». Il Psg vinse, Ancelotti rivelò a Leonardo che a fine stagione sarebbe andato via e continuò il suo percorso vincendo la Ligue 1 ma il rapporto ormai era incrinato e così Ancelotti si trasferì a Madrid. La storia oggi lo colloca a Napoli e al Parco dei principi non troverà tutti i suoi fedelissim­i di un tempo. Il suo vecchio capitano Thiago Silva non dovrebbe farcela per infortunio mentre altri due giocatori a lui molto legati come Verratti e Di Maria vanno verso il recupero.

I compliment­i

È bello vedere come cresce il Psg, uno dei migliori in Europa, può vincere la Champions

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 ??  ?? TrionfiCar­lo Ancelotti tra gli allenatori più titolati d’Europa riportò lo scudetto a Parigi nel 2013
TrionfiCar­lo Ancelotti tra gli allenatori più titolati d’Europa riportò lo scudetto a Parigi nel 2013

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