Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Vi racconto perché Pino Aprile non è un «neoborbonico»
In tre ore e mezza da Marcianise a Bologna. Il ministro: imprenditori eroi
Caro direttore, Antonio Polito, nel suo ultimo editoriale per il Corriere del Mezzogiorno (Politeia del 28 ottobre), scrive di preferire «i neomelodici ai neoborbonici». Premesso che anche noi neoborbonici, in verità, preferiremmo un politologo imparziale ad un Polito parziale, la nostra città, per Polito, «corre il rischio di chiudersi in se stessa sperando di tornare indietro ad un passato assurdamente idealizzato».
MARCIANISE «Vogliamo incentivare il trasporto merci su ferro, anche con l’obiettivo di accrescere lo sviluppo del Sud». È quanto ha detto il vicepremier e ministro per le Attività produttive e il Lavoro, Luigi Di Maio, intervenendo alla presentazione del nuovo servizio Mercitalia Fast per il trasporto su ferro delle merci dalla Campania all’interporto di Bologna.
«Gli imprenditori del Nord sono degli eroi e a Sud dei supereroi per le battaglie che devono sostenere contro la burocrazia — ha continuato — . È per costoro che stiamo per approvare il decreto sulla semplificazione: le imprese che si comportano bene vanno lasciate in pace perché possano fare il loro lavoro. È grazie agli imprenditori che l’Italia è diventata la seconda forza manifatturiera d’Europa nel peggior momento, quello della crisi economica». Secondo il ministro, «occorre sfoltire il Codice degli appalti e le procedure amministrative delle cose inutili. Il termine semplificazione — ha quindi sostenuto — vuole dire sbloccare 10 miliardi già stanziati, ma fermi perché si è diffusa la cosiddetta “paura della firma”, ovvero il timore di firmare gli atti». Rivedere norme come il codice degli appalti «non vuol dire allargare le maglie per fare spazio ai corrotti. La corruzione — ha osservato il ministro — si annida dove le leggi sono complicate».
Il centro di smistamento di Amazon prime, di 25 mila metri quadrati, aprirà verosimilmente a marzo prossimo ad Arzano. E la stessa multinazionale dell’e-commerce sta perlustrando il territorio tra Napoli e Caserta per individuare l’area dove insediare un altro suo mega center. Insomma, corrieri espresso ed operatori logistici sbarcano in Campania ed hanno bisogno di infrastrutture di collegamento adeguate. Ed è anche (non soltanto) per questo che le Ferrovie dello Stato si stanno attrezzando per far correre le merci sull’alta velocità, così come avviene per i passeggeri: tre ore e mezza dallo scalo merci di Marcianise a Bologna, dal lunedì al venerdì, per raggiungere uno degli hub logistici più importanti d’Europa. Il servizio, che partirà il prossimo 7 novembre, avverrà a bordo degli Et, appositamente riadattati: potranno essere caricati merci per quantitativi equivalenti a quelli di 18 Tir. «Un servizio progettato per soddisfare esigenze particolari, quelle che includono prodotti sensibili che hanno bisogno di essere trasportati in sicurezza e in modo veloce», ha sottolineato Marco Grosso, ad di Mercitalia. Con il Mercitalia Fast si creeranno 70 nuove occasioni di lavoro, ma il progetto andrà oltre: «Darà una chance — ha sottolineato Di Maio — a quei ragazzi che continuano a comprare biglietti solo andata per Londra, Berlino o New York». Il ministro ha voluto, infine, ricordare che «con Mercitalia Fast siamo in grado di ridurre dell’80% le emissioni di anidride carbonica rispetto al trasporto su strada, con meno 9 mila camion l’anno che percorreranno l’autostrada A1».
Il vicepremier «Subito 70 posti di lavoro. Mai più ragazzi con biglietto di sola andata per Londra»