Corriere del Mezzogiorno (Campania)

POTEVA TOCCARE A CHIUNQUE

Il sindaco di San Nicola: una tragedia, siamo sgomenti

- di Matteo Cosenza

Ognuno di noi poteva essere Davide Natale. Quel pino cadutogli addosso all’improvviso in via Claudio ha scelto lui, rubandogli la vita, come poteva farlo con chiunque altro. E Davide, purtroppo, non è il solo in una giornata funestata dal maltempo da un capo all’altro del Paese. Si contano altre vittime, si rincorrono le immagini di alberi abbattuti da venti impetuosi. Come le foto che si vedono a Napoli e nella sua provincia dove il bilancio è pesantissi­mo e poteva essere ancora più tragico se solo si pensa a cosa poteva succedere quando sono precipitat­i al suolo piante anche secolari davanti al Cardarelli, in via Tasso, al piazzale Tecchio, in altre strade della città. Danni enormi nelle isole, in altri comuni. Molti voli sospesi, navi costrette a non entrare nel porto. Cornicioni caduti, cassonetti spostati di peso, tetti che minacciava­no di volare, un operaio ferito per il crollo di un balcone su un supermerca­to, altri feriti. In poche ore è accaduto di tutto, e del resto bastava vedere il colore strano dell’aria, un giallo tormentato, e le nuvole che correvano nel cielo per capire la portata del maltempo.

Ventuno anni e la promessa

NAPOLI di una vita davanti. Invece, Davide il suo futuro se l’è visto passare come un’ombra furtiva che ha fatto calare il buio sul suo sguardo.

Coltivava grandi passioni: anzitutto il basket e la matematica. Ma anche quella per il Napoli aveva, a poco a poco, guadagnato la sua costante attenzione, fino a trasformar­lo in un orgoglioso tifoso azzurro, pronto ad inneggiare ai suoi beniamini, Hamsik in testa, dagli spalti dello stadio di Fuorigrott­a.

Il culto per la palla a spicchi, in verità, l’aveva ereditato dal papà Giovanni, anche lui ex cestista, dipendente regionale in servizio presso l’ex Ciapi, originario di Pompei, ma da una decina di anni trasferito­si con la famiglia a San Nicola la Strada, grosso paesone alle porte di Caserta, nella zona residenzia­le di via Patturelli.

Atleta multidisci­plinare (praticava anche il nuoto presso la piscina Fritz Dennerlein di Caserta) e con un dignitosis­simo passato da giocatore sui parquet campani, Davide da qualche tempo era diventato ufficiale di campo e proprio sabato scorso era stato selezionat­o per seguire il match di Serie D tra Basket Koinè e VBF Casavatore. Non si perdeva una sola partita di sua sorella, titolare nella squadra femminile «Family» di Caserta.

Sognava di diventare disegnator­e di automobili di lusso e per questo, dopo aver frequentat­o il liceo scientific­o Diaz a Caserta, aveva scelto la facoltà di ingegneria meccanica a Napoli. Un percorso di studi che avrebbe potuto valorizzar­e la sua spiccata capacità ad elaborare numeri e ad amare la matematica. E soprattutt­o a garantirgl­i un futuro, quello che gli è stato negato dal destino e forse anche dalla responsabi­lità degli uomini.

Ieri pomeriggio, mentre percorreva in compagnia di un amico l’area antistante l’Istituto motori del Consiglio nazionale delle ricerche, un pino marittimo ha prima travolto l’inferriata che delimita l’edificio e poi è finito addosso ai due giovani, colpendo a morte Davide e ferendo non gravemente l’altro studente. L’amministra­zione comunale di San Nicola deciderà nelle prossime ore se proclamare il lutto cittadino nel giorno in cui saranno celebrate le esequie del giovane studente. «Non possiamo che esprimere tutto il nostro dolore — commenta il sindaco della cittadina, Vito Marotta — e la massima vicinanza ai familiari del povero Davide. In queste circostanz­e non ci sono parole che possano sollevare il dolore di papà Giovanni e mamma Stefania. Il pensiero va anche ai suoi amici. Troppo presto, troppo ingiusto... Troviamo tutti insieme la forza per reagire a questo ulteriore dramma».

Gli amici di Davide ieri sono accorsi presso l’ospedale San Paolo, dove è stata composta la salma, in attesa degli esami legali e della cerimonia funebre. Anche l’assessore regionale al Lavoro, Sonia Palmeri, ha inviato un messaggio al papà Giovanni: «È la notizia peggiore che un genitore possa ricevere — ha scritto —. Non ci sono parole, il dolore è forte. Ci stringiamo intorno alla famiglia di Davide. Che il Signore lo abbia in gloria».

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La vittima Davide Natale

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