Corriere del Mezzogiorno (Campania)
I disagi A Pompei scavi chiusi e turisti in fuga Momenti di paura a Capri e vie del mare interrotte
Da Pompei a Capri (di
NAPOLI Napoli si sa) la bufera non ha risparmiato nessuno: nè i turisti in visita agli Scavi — problemi anche nel sito archeologico di Ercolano — nè i capresi, rimasti appiedati per il
crash dei trasporti o al buio per lunghi black out.
Scavi chiusi
La chiusura del Parco archeologico di Pompei — secondo disposizioni della direzione — è stata disposta alle 13.30, con effetto immediato. La decisione è stata presa per garantire l’incolumità dei visitatori. Il sito resterà chiuso fino a quando non saranno garantite le condizioni di accesso e fruibilità in tutta sicurezza. I visitatori già entrati nel sito sono stati invitati a uscire con cautela. Nella città antica le violente raffiche di vento hanno abbattuto rami di alberi e fatto volare alcune coperture che sono a protezione delle mura e delle domus restaurate. La caduta di grossi rami ha causato anche danni a un’auto che si trovava in sosta nel parcheggio dell’ex Soprintendenza, per fortuna senza provocare feriti. Nella mattinata di ieri gli Scavi hanno accolto 5.089 visitatori. In seguito agli eventi meteo, però, anche i turisti si sono spaventati vedendo volare pannelli e rami degli alberi. Alcuni gruppi hanno chiesto alle guide di accelerare il tour pur di uscire alla svelta. Nonostante la loro solidità, proprio le coperture allestite per proteggere gli ambienti recentemente restaurati, vibravano violentemente al passaggio del vento, hanno impressiona- to chi si trovava nei paraggi. Onde evitare che i visitatori potessero incorrere in pericoli di qualsiasi natura, la direzione del Parco archeologico di Pompei ha predisposto perciò la chiusura immediata del sito di Pompei. Scavi chiusi anche stamattina per effettuare le opportune verifiche e l’eventuale messa in sicurezza delle domus.
Capodimonte off limits Ovvia chiusura anche del Bosco di Capodimonte e del Museo anche in conseguenza di un albero abbattutosi al suolo. A Castellammare ponteggi venuti giù come carte in pieno centro. E pr oggi scuole chiuse.
Inferno a Capri
In ginocchio anche l’Isola azzurra. Alberi caduti, tettoie divelte, collegamenti marittimi cancellati, black-out in alcune zone di Capri: è un lungo elenco di danni creati dalla furia del vento di scirocco che per tutta la giornata di ieri ha sferzato l’isola. Numerosi gli interventi dei vigili del fuoco accorsi per liberare le strade da rami spezzati, alberi sradicati dal vento e cornicioni staccatisi dagli edifici. In via Tiberio, un albero si è abbattuto finendo al centro della strada, a poca distanza da una scuola elementare. La circolazione sulla via provinciale che collega i due comuni isolani è stata interrotta in alcuni momenti per provvedere alla pulizia del manto stradale. In diversi quartieri dell’isola si sono registrati black-out elettrici per i cavi dell’alta tensioni tranciati dagli alberi. Disagi anche per i collegamenti marittimi sospesi da domenica sera a causa delle forti raffiche che hanno superato i 112 km orari, lasciando Capri isolata per oltre 24 ore. E nel pomeriggio di ieri il primo cittadino ha firmato l’ordinanza di chiusura delle scuole comunali. «A seguito delle avverse condizioni meteorologiche che hanno causato problemi alla vegetazione di medio alto fusto in diverse zone del territorio ed in particolare nelle aree esterne degli istituti scolastici — si legge nella nota — il sindaco, con propria ordinanza, ha disposto la chiusura delle scuole per il giorno 30 ottobre. Il provvedimento è stato assunto a titolo precauzionale per consentire la verifica delle condizioni dei plessi scolastici».
Allarme anche all’Aeroporto di Capodichino dove otto voli sono stati dirottati su altri scali per sicurezza.
(ha collaborato Claudia Catuogno)