Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Crolli, Napoli prigionier­a del traffico

Cadono ancora intonaci e calcinacci, strade chiuse in centro. E oggi c’è l’allerta «arancione»

- Avitable, Merone

Ingorghi nel centro di Napoli, code di chilometri sugli svincoli dell’autostrada e della Tangenzial­e, grovigli inestricab­ili di lamiere. Ieri per tutta la giornata è stato il traffico a caratteriz­zare la circolazio­ne cittadina. Per ore auto, bus e finanche autoambula­nze sono rimaste bloccate negli ingorghi, I punti più critici in centro fra piazza Garibaldi, via Marina, corso Vittorio Emanuele. Causa dei blocchi, le conseguenz­e del maltempo di lunedì che ha imposto la chiusura di alcune strade.

NAPOLI Il sopralluog­o nell’area dell’Istituto Motori del Cnr è durato alcune ore. Il direttore generale del Centro nazionale per le ricerche, Giambattis­ta Brignone, accompagna­to dai tecnici, agronomi e legali della struttura, ha visitato la zona dove l’albero di pino ha ucciso il povero Davide e acquisito tutti i documenti relativi ai controlli che l’istituto esegue annualment­e sui fusti. E nello stesso tempo Brignone ha istituito una commission­e composta da tre agronomi che dovranno accertare perché il pino è caduto, uccidendo il povero Davide,e monitorare gli altri alberi dell’area.

Spiega: «Uno dei pini a causa del forte vento si è inclinato in modo pericoloso. I tecnici mi dovranno dire se l’albero sia stabile o meno. In caso contrario ne chiederemo l’abbattimen­to, anche perché l’Istituto non ha sospeso le proprie attività». Poi aggiunge: «Il direttore dell’Istituto, Gerardo Valentino, mi ha consegnato la sua relazione. Ora dovrò studiare tutte le carte, soprattutt­o quelle relative alla ditta che si occupa della manutenzio­ne del verde. Un contratto sul quale ci sono verifiche anche da parte dei carabinier­i».

Il manager, inviato a Napoli dal presidente del Cnr Massimo Inguscio, prosegue: «I controlli sugli alberi? Non mi faccia aggiungere altro, qualsiasi risultato dovrò prima comunicarl­o alle forze dell’ordine. L’inchiesta è molto delicata e vorrei evitare fughe di notizie. Ho avuto conferma, però, che gli ultimi abbattimen­ti degli alberi risalgono a sei anni fa e l’ultima potatura è avvenuta tre anni fa. Ma in questo caso mi hanno spiegato che si è in regola con i pini secolari che si trovano nell’area dell’Istituto Motori». Ieri i carabinier­i hanno ascoltato il direttore dell’Istituto Motori, Gerardo Valentino. «Ma a quanto mi risulta - conclude il direttore generale Giambattis­ta Brignone al Cnr non sono arrivate comunicazi­oni della Procura e nè avvisi di garanzia ai suoi funzionari. La Protezione civile della Campania ha diramato l’allerta arancione per le prossime ore, il nostro monitoragg­io dovrà essere molto scrupoloso. Un ragazzo di 21 anni è stato ucciso da un pino, una tragedia immane sulla quale noi tutti vogliamo venga fatta chiarezza».

Da stamane alle 8 fino alla stessa ora di domani, dunque, la Protezione civile regionale ha lanciato l’allerta meteo arancione per vento forte e mare agitato. In modo particolar­e la nota diramata dalla Protezione Civile, su tutto il territorio regionale, non esclude la possibilit­à di «frane superficia­li e colate rapide di detriti o di fango; significat­ivi ruscellame­nti superficia­li; allagament­i di locali interrati e al pian terreno; innalzamen­to dei livelli idrometric­i dei corsi d’acqua minori con fenomeni di inondazion­e delle aree limitrofe, anche per effetto delle criticità locali come tombature, restringim­enti, occlusioni delle luci e dei ponti; cadute massi e instabilit­à di versante».

Il Comune di Napoli, come gli altri centri della Campania, si è già mobilitato. E difatti da Palazzo San Giacomo è partito l’invito a cittadini e turisti «ad una particolar­e prudenza negli spostament­i», ricordando che «sono ancora in corso le verifiche sulle conseguenz­e dell’ondata di maltempo di lunedì scorso e si sta ancora lavorando per il completo ripristino della viabilità ordinaria». Oggi e domani chiusi tutti i siti archeologi­ci dei Campi Flegrei rimarranno chiusi. Per lavori da eseguire, dopo il maltempo, era stata decisa la chiusura per due dell’Anfiteatro Flavio e gli scavi dell’Acropoli a Cuma. I siti dovrebbero ritornare visitabili sabato.

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Chi è Giambattis­ta Brignone è il direttore generale del Centro nazionale delle ricerche

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