Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Marco Abate e il tour dentro l’automobile
Le scelte inedite del giovane cantautore partenopeo
Ha da poco concluso un originale, inedito tour «automobilistico» Marco Abate, il ventiduenne cantautore napoletano che questa estate si è esibito non sui palchi ma, con casse, microfono e sintetizzatore, rigorosamente nell’abitacolo di un’auto e in giro per le strade.
La passione per la musica di Abate è scoppiata nell’assistere all’esibizione televisiva delle Yavanna in una puntata di XFactor. Da quel momento ha iniziato a comporre testi e melodie, imparando a suonare pianoforte e sintetizzatore, per poi mettersi a lavorare al suo primo disco in inglese, «Perception», in cui si faceva chiamare Zarat.
Nel 2017 ha deciso di pubblicare con il suo nome autentico, in concomitanza con l’inizio della frequentazione dell’Officina della Musica e delle Parole di Alberto Salerno, dove ha ottenuto una borsa di studio per delle sessioni con Nicolò Fragile e con lo stesso Salerno, che lo ha indirizzato verso una produzione di brani prevalentemente in italiano.
A Furnolo Abate ha aperto il concerto di Marco Ligabue per poi tornare a Napoli dove ha suonato in locali come il Kestè, l’Hades, l’Mmb e sul palcoscenico del Teatro Mediterraneo. Lo scorso luglio, dopo mesi di selezioni, ha partecipato alla finale di Piombino del contest per artisti emergenti Festival Estivo 2018, indetto da Riserva Sonora.
Tour nel portabagagli a parte, attualmente il cantautore sta lavorando a un nuovo progetto con discografici genovesi del circuito indipendente: al centro il tema delle nuove generazioni, «i ragazzi e gli artisti di oggi che, consapevoli di dover costruire se stessi partendo da zero, persi in un mondo che non gli riserva grandi possibilità, lottano per il successo, costantemente».