Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Punto nascita, nuovo scontro tra De Luca e il ministro Grillo
Il governatore e il ministro ai ferri corti sul trasferimento al Loreto mare. A Caserta esplode il caso primari
contro tra il governatore De Luca e il ministro della Salute Grillo sul trasferimento del punto nascita dall’ospedale del Mare al Loreto mare. De Luca: «C’è nuovo piano ospedaliero». Grillo: «Dovrà passare sul mio corpo».
NAPOLI Torna il braccio di ferro tra il governatore Vincenzo De Luca e il ministro della Salute Giulia Grillo, quest’ultima compulsata soprattutto dai 5 stelle campani. De Luca ha annunciato di aver inviato al ministero il nuovo piano ospedaliero: «All’interno abbiamo inserito per l’Ospedale del Mare un presidio di ginecologia e ostetricia h 24 visto che il reparto materno infantile andrà al Loreto Mare — ha detto il presidente della Regione e commissario alla Sanità in occasione dell’apertura del Dea di I Livello al nuovo presidio di Ponticelli —. Abbiamo deciso in base a un problema di vita o di morte del Loreto Mare, perché altrimenti dovevamo chiuderlo. Vogliamo lasciare nella zona di Napoli centro un presidio importante e quindi porteremo lì il reparto materno-infantile. Qui lasceremo un servizio di assistenza 24 ore su 24
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De Luca Inviato il Piano ospedaliero al ministero All’Ospedale del Mare sorge un presidio di ginecologia e ostetricia, ma il punto nascite sarà nel Loreto Mare
di ostetricia e ginecologia».
Ma il ministro Grillo, che già la volta scorsa replicò che occorreva passare sul suo corpo per attuare il trasferimento, è tornata a ribadire l’avvertimento: «Apprendo che il presidente De Luca ha inviato al ministero della Salute il nuovo Piano di riorganizzazione ospedaliera. Dalle sue dichiarazioni si fa intendere che, contravvenendo a quanto prescritto dal decreto ministeriale 70, nel nuovo piano non è previsto il Polo materno-infantile presso l’Ospedale del Mare, struttura all’avanguardia, autorizzando la delocalizzazione di tutte le attrezzature al vecchio ospedale Loreto Mare. Mi riservo di vedere il testo, ma De Luca si faccia una ragione che non passerà alcuna richiesta di accreditare un piccolo punto nascita. Io stessa ho visitato nei mesi scorsi il nuovo Polo dell’Ospedale del Mare, e ribadisco quanto già detto in quell’occasione: per smantellarlo De Luca deve passare sul mio corpo».
Intanto, dopo il servizio delle Iene dell’altra sera (con il quale è stato denunciato che in alcuni nosocomi casertani i primari facente funzione, che il contatto all’articolo 18 prevede in attesa dell’espletamento dei concorsi per soli 6 mesi, più altri 6 prorogabili, rimangono al loro posto anche per oltre un decennio) si sono registrate le reazioni della Asl (che minaccia querele per diffamazione) e della Regione. «Dalla trasmissione sono emersi casi e vicende risalenti addirittura all’anno 2000, con giornali dell’epoca in primo piano — commentano dalla Asl di Caserta —. È noto che per dieci anni i concorsi sono stati bloccati e che esistono problemi pregressi la cui responsabilità non può essere imputata all’attuale dirigenza. Il blocco delle assunzioni, che può avere in passato determinato un abuso di nomine ex articolo 18, è completamente superato. Sono in atto o sono stati già espletati concorsi pubblici per oltre 120 dirigenti e per centinaia di operatori». Mentre il presidente della commissione regionale Sanità, il pd Stefano Graziano, incalza: «Se ci sono abusivi senza titoli vanno subito rimossi dagli incarichi dirigenziali così come va messo fine all’abuso dell’articolo 18. Bisogna fare i concorsi per premiare competenza e merito. Non è possibile che una misura straordinaria diventi ordinaria mortificando migliaia di medici. Chiederò al direttore generale di fare tutte le verifiche e di agire immediatamente nel caso dovesse riscontrare anomalie».
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L’esponente di governo
Mi riservo di vedere il testo del Piano ma De Luca si faccia una ragione che non passerà alcuna richiesta di accreditare un piccolo punto nascita