Corriere del Mezzogiorno (Campania)

I manager, in Campania, sono quasi tutti uomini

Studio di Das: il dato sfiora il 90%. Tra gli under 50, però, prevalgono le quote rosa

- Salvatore Avitabile

NAPOLI A livello nazionale i manager sono 105.552, di cui in Lombardia oltre 47 mila. La Campania è prima al Sud ma i manager sono appena 1.410. Dati ineluttabi­li che «fotografan­o» il gap economico tra il Nord e il Sud. Ma la Campania supera la Lombardia per gli under 50 con il 55 per cento mentre a Milano e nelle altre città lombarde raggiungon­o il 47. Non solo: le donne manager in Campania sono mediamente più giovani dei colleghi maschi.

L’analisi emerge da uno studio di Das, compagnia di Generali Italia specializz­ata nella tutela legale, secondo cui in Campania l’87,8% dei 1410 dirigenti è di sesso maschile. In provincia di Napoli lavorano quasi due dirigenti su tre (61%), mentre il 17% è attivo a Salerno. Nel casertano opera il 15% dei manager della regione, con la quota residua dell’8% che si divide tra Avellino (5%) e Benevento (3%).

I dirigenti che non superano i 49 anni, come detto, sono il 47% in Lombardia (47%) e Trentino Alto Adige (43%). Seguono le Marche (42%) e, con una quota del 40% ciascuna, Friuli Venezia Giulia, Lazio e Piemonte. Secondo quanto rielvato da Das, quasi la metà (45%) dei dirigenti lavora in Lombardia e poco più del 15% nel Lazio. La loro presenza è significat­iva anche in EmiliaRoma­gna (9%) e Veneto (7%). Nel nostro Paese solo il 15% dei dirigenti è di sesso femminile, la percentual­e sale al 19% in Basilicata e si attesta al 17% in Lombardia e nel Lazio.

Dall’analisi si evince, inoltre, che meno dell’1% (0,89%) dei lavoratori dipendenti delle imprese italiane sono manager, con una concentraz­ione più elevata in Lombardia (1,6%, quasi 48 mila), Lazio (1,1%, oltre 16 mila) e Piemonte (1,04, poco meno di 10 mila), più bassa in Calabria (0,12%), Basilicata e Molise (0,13 ciascuno).

Roberto Grasso, amministra­tore e direttore generale di Das, spiega: «Con sempre maggiore frequenza i dirigenti sono chiamati in causa per responsabi­lità penali e civili di vario tipo. Il quadro è reso più complesso dall’introduzio­ne di nuove normative, come ad esempio il regolament­o europeo 679 del 2016 (General Data Protection Regulation) che introduce sanzioni amministra­tive fino al 4% del fatturato mondiale della società per le violazioni delle disposizio­ni sulla privacy».

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Chi èRoberto Grasso, amministra­tore di Das

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