Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Catacombe, la rivolta del rione Sanità
Cartelli di protesta contro il Vaticano. Bellenger: dovrebbero essere loro a pagare quei ragazzi
Il rione Sanità si mobilita e fa quadrato attorno ai ragazzi de La Paranza. Così, ieri, a cominciare dal Borgo Vergini sono comparsi cartelli a difesa dell’esperienza dei ragazzi delle Catacombe di San Gennaro. Contro il Vaticano che chiederebbe il 50 per cento degli incassi.
NAPOLI Come un fiume in piena sotto il temporale, continua a ingrossarsi velocemente la schiera dei contrari all’improvvisa pretesa del Vaticano di prelevare il 50 per cento degli introiti derivanti dalla gestione delle Catacombe di San Gennaro. La petizione sarà inviata al Papa per chiedergli di salvaguardare il lavoro dei ragazzi della cooperativa «La Paranza», protagonisti della rinascita del monumento paleocristiano e del riscatto della comunità. L’appello si riempie di nomi pesanti, interni ed esterni alla Sanità. E così, se da un lato si assiste alla discesa in campo di Ciro Oliva, il giovane pizzaiolo superstar che ha fatto diventare il suo locale, «Concettina ai tre Santi», un vero e proprio attrattore turistico del Rione, da Napoli e da tutta Italia si moltiplicano le adesioni. Grande sensibilità per la causa si registra nel mondo dei Beni culturali. Al direttore del Museo archeologico nazionale dei Beni culturali di Napoli Paolo Giulierini, si è affiancato il suo omologo del Museo e del Parco di Capodimonte Sylvain Bellenger (intervistato qui sotto). E ancora Massimo Osanna, l’archeologo responsabile del Parco archeologico di Pompei, l’ex ministro per i Beni Culturali Massimo Bray e il suo collega alla Coesione territoriale Fabrizio Barca, il sovrintendente all’Archeologia, belle arti e paesaggio di Napoli Luciano Garella.
Mentre le sottoscrizioni aumentano al ritmo di circa mille all’ora, nel rione la tensione cresce. E all’esterno di molti esercizi commerciali appaiono cartelloni con slogan in difesa degli angeli delle catacombe. Antonio Sarracino gestisce un magazzino di bombole di gas. Su un foglio giallo campeggia la scritta in nero. «San Gennaro ci affidiamo a te... Falli ragionare a questi bei signori. Le Catacombe di san Gennaro danno lavoro a 50 ragazzi e danno voce a una comunità». E poi, come piacerebbe a Totò, il più illustre residente della Sanità, altri tre punti e tre esclamativi. «Per noi il pagamento al Vaticano del 50 per cento degli introiti - sentenzia il commerciante - rappresenta un vero e proprio scippo che mortifica i sacrifici di una comunità intera. Non dimentichiamo che ci sono 50 ragazzi che lavorano alle Catacombe. Noi ci riteniamo parte offesa». Sulla prospettiva Sarracino non ha dubbi. «Andremo avanti, con tranquillità e con modi assolutamente pacifici. Non vogliamo metterci contro nessuno, ma vogliamo far ragionare questa cosa». Anche Ciro Oliva decide di varcare il Rubicone. E accetta di mettere la sua grande popolarità, come del resto ha sempre fatto, al servizio del suo Rione, dal quale, ha promesso, non si staccherà mai per inseguire il miraggio di location più accattivanti. Eccolo all’ingresso delle Catacombe, al Tondo di Capodimonte, mentre parla con alcuni ragazzi della coop che lo aggiornano sulle ultime adesioni alla petizione. «Voglio chiedere a tutti gli amici che mi seguono sui social - anticipa il giovane maestro dell’arte di ammaccare - di firmare la petizione in favore della nostra comunità». E poi spiega: «Da dieci anni si sta lavorando, giorno per giorno, per migliorare questo quartiere. I ragazzi che lavorano alle Catacombe sono tutti miei amici. Siamo nati insieme e siamo cresciuti insieme. Combattiamo tutti quanti per raggiungere lo stesso obiettivo: portare la Sanità in giro per il mondo, come già stiamo facendo. Dobbiamo continuare con lo stesso spirito». Rientrando in pizzeria Oliva si ferma nella macelleria di Antonio Vittozzi per ordinare gli sfilacci di maiale per una nuova creazione che ha in mente. È già compenetrato nella sua nuova missione. «Anto’ mi raccomando, non ti dimenticare di firmare e di far firmare la petizione».
La speranza di un accomodamento soddisfacente della querelle col Vaticano è comunque abbastanza alta. Tra poco nel rione inizieranno le manifestazioni natalizie, mai in passato così numerose. Si inizierà l’8 dicembre con eventi musicali e teatrali in strada. Il 22 dicembre il Sanitansamble si esibirà al San Carlo. Il 28 la Basilica di santa Maria ospiterà il coro gospel, stessa location il 2 e il 3 gennaio per la rappresentazione della cantata dei Pastori. Il 5 gennaio ancora notte bianca con «Sanità Tà Tà».
Il commerciante «Quel 50% preteso da Roma per noi rappresenta uno scippo mortificante»
Il pizzaiolo
«Siamo nati insieme con questi giovani, li sosterremo nella loro giusta battaglia»