Corriere del Mezzogiorno (Campania)
LA PARANZA DEL FUTURO
ANapoli tantissime chiese, palazzi storici, siti di interesse culturale stanno riaprendo le loro porte dopo anni di oblio e abbandono grazie alla determinazione di tanti giovani competenti e determinati. La Cooperativa La Paranza, grazie all’impegno di un gruppo di straordinari giovani del Rione Sanità e dei loro angeli custodi (Padre Antonio Loffredo e Ernesto Albanese) è forse l’esempio più noto. I ragazzi della Paranza sono riusciti in una operazione a prima vista impossibile: trasformare il patrimonio artistico del Rione Sanità in uno strumento di riscatto e inclusione sociale rendendo fruibile un patrimonio, fino a qualche anno fa sconosciuto, in un sito turistico culturale che attrae più di 100 mila visitatori l’anno. Ma sopratutto l’esperimento de La Paranza è riuscito a dimostrare che con la cultura si mangia: circa 30 ragazzi della Sanità sono riusciti a trasformare il loro amore ed attaccamento per il Rione in un’occasione di lavoro, creando al tempo stesso un indotto economico nel quartiere molto significativo. La sostenibilità del progetto La Paranza è principalmente legato al fatto che questa cooperativa riesce a garantire più di 30 stipendi; non esiste, infatti, la possibilità di dare continuità a progetti di valorizzazione culturale se le persone impegnate non sono retribuite.
I ragazzi del Rione Sanità sono riusciti in questa opera anche grazie alla Pontificia Commissione di Archeologia Sacra che ha affidato le Catacombe di San Gennaro alla Curia di Napoli, che a sua volta le ha date in gestione a La Paranza. La necessità di rinnovare la convenzione tra Pontificia Commissione e Curia deve essere l’occasione per dare ulteriore maggiore sicurezza a questa realtà, piuttosto che rappresentare un pericolo per la tenuta di questa realtà. Esiste una strada maestra per garantire il rispetto degli accordi, salvaguardando una esperienza straordinaria nata in un quartiere difficile come quello della Sanità: si costruisca un accordo che impegni i ragazzi del La Paranza a dedicare una parte degli introiti frutto della vendita dei biglietti alla realizzazione di interventi di tutela e manutenzione delle Catacombe ed in progetti di inclusione sociale di ragazzi in difficoltà.
Questa è la strada maestra per allineare la missione della Pontificia Commissione e della Curia di Napoli. Per i ragazzi della Sanità non ci saranno problemi è da quando sono nati che investono una parte consistente delle loro entrate alla cura, tutela e manutenzione delle Catacombe e all’integrazione lavorativa di tanti ragazzi in difficoltà.