Corriere del Mezzogiorno (Campania)
«Dovrebbe essere il clero a pagarli»
NAPOLI Convinto, anzi convintissimo sostenitore della causa dei ragazzi de «La paranza» è Sylvain Bellenger, il direttore del Museo e del bosco di Capodimonte. Questi ragazzi - ricorda - hanno creato il loro lavoro, non possono essere vessati così».
Intanto la richiesta è stata chiara: il 50 per cento dell’incasso dovrà andare a Roma.
Credo che si tratti di una soluzione non capita». Pensa che papa Francesco possa davvero intervenire?
«Il Papa ma anche il cardinale Sepe saranno scandalizzati per questa storia».
Il cardinale Sepe per il momento tace.
«Il silenzio in questo caso è una parola. Mi fido che le autorità della Curia napoletana si adopereranno per aggiustare questa situazione e lasciare ai ragazzi il frutto del loro lavoro in un quartiere difficile».
In realtà, siete vicini di casa.
«Più che vicini di casa, siamo colleghi. Ammiro il lavoro. Sono così delicati, coraggiosi, entusiasti». Sono belle le Catacombe.
«Sono belle grazie a loro, perché prima erano soltanto spazzatura. Il pericolo è la gerontocrazia sacrifica i giovani».
In Francia questo pericolo non c’è?
«Il nostro presidente ha 39 anni. I miei colleghi dei musei hanno tra i 30 e i 40 anni».
Dunque sta dicendo che il lavoro della cooperativa è un esempio anche per l’Italia? «Certamente».
Ma la Chiesa è pur sempre proprietaria del bene. Non dovrebbe ricavarne qualcosa?
«La Chiesa dovrebbe pagare questi ragazzi. La Chiesa non è povera».
In questa vicenda appaiono due Chiese, quella romana e quella di don Antonio Loffredo.
«Non mi faccia giudicare chi è il santo».
Il Papa e il cardinale Sepe saranno di certo scandalizzati