Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Hi-tech, nasce a Pomigliano il polo di formazione per i tecnici aerospaziali
Al via i corsi post diploma: 1000 ore in aula e stage nelle aziende L’assessore Fortini: «Investiti 10 milioni per creare lavoro»
Il monitor sui distretti
NAPOLI industriali, diffuso nei giorni scorsi da Intesa Sanpaolo, ha celebrato la crescita del polo aeronautico di Napoli con un amento dell’export pari all’8,7%. E ciò grazie al forte interesse del mercato statunitense e alcuni emergenti (Singapore e Hong Kong in primis). Ma spesso capita che le aziende non riescano a trovare profili professionali adeguati nonostante, a livello nazionale, manchino ben 380 mila tecnici.
In Campania i comparti dell’automotive e dell’aerospazio trainano il sistema economico. La formazione dei futuri manager è strategica. E in questo contesto a Pomigliano d’Arco, nell’istituto industriale statale «Eugenio Barsanti», ieri è stato inaugurato il primo percorso post diploma Its dedicato alla specializzazione della manifattura meccanica, un polo della formazione e non studiano). Lucia Fortini, assessore all’Istruzione, Politiche Sociali e Giovanili della Regione, spiega: «I 10 milioni di euro che abbiamo programmato sono la testimonianza che crediamo tantissimo in questo modello di formazione che prepara i nostri ragazzi sulla base delle esigenze dalle imprese stesse. I dati ci confortano sulla scelta fatta perché dicono che l’85% degli alunni trova lavoro nel giro di un anno. Una sorta di “patto”, dunque, per dare ai giovani della nostra regione una reale opportunità di occupazione».
Al taglio del nastro, tra gli altri, c’era anche Bruno Scuotto, presidente di Fondimpre- sa. Che dice: «Mai più mismatch, soprattutto in un territorio come il nostro che denuncia una disoccupazione giovanile così avanzata: non possiamo più sentir dire che le imprese non trovano profili professionali. In questo strumento abbiamo l’obbligo di crederci tutti».
Giovanni Abete, ad del gruppo omonimo, conclude: «Le imprese oggi fanno fatica a crescere perché non riescono a individuare personale specializzato. Basti pensare che ci mancano 380 mila tecnici. Dunque ai ragazzi dico: le opportunità sono tantissime, fatevi muovere dalla vostra passione».