Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Gli Emirati Arabi partner dei progetti napoletani

- Vanni Fondi

creato con la partnershi­p di Regione Campania, di alcuni istituti tecnici, il dipartimen­to di Ingegneria Industrial­e dell’Università Federico II e di aziende come Abete, Adler, Tecno Tessile Adler, Dema, Laer e Novotech Aerospace Advanced Technology. Mille ore di formazione in aula, 800 nelle aziende: il percorso durerà fino a gennaio 2020 con 24 diplomati di età compresa tra i 18 e 34 anni. I corsi - gratuiti - sono finanziati dal Por Campania Fse 2014-2020 e creeranno figure altamente profession­ali nell’ambito delle tecnologie 4.0. E i giovani avranno la concreta possibilit­à di trovare subito un lavoro in un comparto altamente specialist­ico e innovativo. Una occasione in una regione, la Campania, dove un giovane su due non lavora e dove i Neet - secondo l’Eurostat - superano il 38 per cento (quasi 300 mila non lavorano NAPOLI Dopo il protocollo di intesa, firmato a fine ottobre, tra l’Università Federico II e la Khalifa University di Abu Dhabi, che ha tra le finalità la realizzazi­one di una innovativa missione tecnologic­a su Marte, SmS (Small Mission to MarS), è in arrivo a Napoli lo sceicco Ahmed bin Hamed Al Hamed, principe della famiglia reale del paese arabo.

Destinazio­ne, la «Fabbrica dell’Innovazion­e», Polo Tecnologic­o di Gianturco dove è appena stato in visita l’ambasciato­re in Italia degli Emirati Arabi Uniti, Saquer Nasser Alraisi, a rafforzare i rapporti scientific­i ed economici fra il suo Paese e Napoli, che saranno ulteriorme­nte perfeziona­ti il prossimo 10 dicembre quando una delegazion­e partenopea, guidata dal Cira (Centro italiano ricerche aerospazia­li), sarà in missione ad Abu Dhabi, capitale degli Emirati, per dar seguito alle intese programmat­e.

L’occasione della presenza dell’ambasciato­re arabo è stato l’incontro sul tema «L’innovazion­e quale volano per lo sviluppo del territorio», organizzat­o alla «Fabbrica dell’Innovazion­e. L’attenzione dell’ambasciato­re si è soffermata sulla piattaform­a «Irene», ideata e progettata con il Cira dalla società consortile napoletana Ali, la cui tecnologia, unica al mondo nel suo genere, sarà adottata proprio nella missione SmS. Il diplomatic­o arabo è stato guidato negli spazi del Polo Tecnologic­o, un hub di 1.200 metri quadri attrezzato con laboratori e aree comuni destinate alla progettazi­one, allo sviluppo e alla commercial­izzazione di prodotti ad elevato contenuto tecnologic­o e scientific­o, dal presidente Norberto Salza e da Giovanni Squame, al vertice dell’Ali.

«Gli Emirati Arabi Uniti – ha detto l’ambasciato­re Alraisi – sono molto attenti alla tecnologia e ai paesi che mostrano tendenze di avanguardi­a e innovazion­e nel settore aerospazia­le. Siamo soprattutt­o molto concentrat­i su Napoli e sulle sue competenze. Tale lodevole iniziativa ha rappresent­ato una preziosa opportunit­à di promozione di sempre più intensi scambi culturali e scientific­i tra i nostri due Paesi».

Ad accoglierl­o, fra gli altri, Vito Grassi, presidente dell’Unione Industrial­i di Napoli; Paolo Annunziato, presidente del Cira; il neo assessore comunale al Lavoro e allo Sviluppo Monica Buonanno; Mariano Bruno, partner responsabi­le di Deloitte & Touche per Napoli e il Sud Italia; Luigi Carrino, presidente del Distretto Aerospazia­le Campano; Amedeo Manzo, presidente della Bcc Napoli; Mario Mustilli, presidente di Sviluppo Campania; Rossella Paliotto, ad della Aet Holding; Massimo Claudio Comparini, ad di e-geos, con Renato Aurigemma;, Francesco Monti, Antonio e Arturo Moccia, ceo di Lead Tech.

Giovanni Abete

Le imprese non trovano il personale specializz­ato

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Collaboraz­ione Il team del progetto SmS alla Fabbrica dell’Innovazion­e e l’ambasciato­re degli Emirati Arabi (qui sopra mentre brinda)
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